Il capodoglio è stato scelto come simbolo di Danae Festival. Arrivato alla XXVII edizione il festival multidisciplinare, grazie al lavoro del Teatro delle Moire, promuove linguaggi innovativi e unisce danza e sperimentazione teatrale. I 26 spettacoli in programma dal 24 ottobre al 9 novembre 2025 in 11 location a Milano hanno molti aspetti in comune con l’animale marino, capace di scendere in profondità e di comunicare a distanze elevate. Ugualmente gli spettacoli riescono a comunicare superando le distanze rappresentate dalle barriere linguistiche.
In più il capodoglio incarna bene il concetto di Numinoso. Che, come spiegato in occasione della presentazione di Danae Festival, è la parola «coniata dal teologo e storico tedesco Rudolf Otto nel 1917 per indicare l’esperienza di una presenza invisibile e maestosa, che ispira terrore ed attrae e che costituirebbe l’elemento essenziale del «sacro». Nei lavori si rintracciano, infatti, riflessioni sul divino, il sacro, il mistero, il magico, i tabù del nostro tempo come la morte e la vecchiaia. Una tensione verso “un altro mondo” fatto di presenze e voci sottili».
«L’arte – dice Alessandra De Santis – è capace di rivelare aspetti della realtà, che altre forme di conoscenza non sono in grado di esplorare. L’arte si manifesta come un modo di conoscere che trascende la semplice percezione sensibile o intellettuale, arrivando a toccare le sfere emotive e spirituali dell’esperienza umana. Nell’arte, il velo della pura conoscenza razionale è squarciato, per rivelare una dimensione di conoscenza più profonda e complessa. E noi siamo in cerca di quei progetti che ci parlino di ciò che siamo e ciò che ci circonda, senza appiattirsi sul presente, consegnandoci visioni, preveggenze, misteri, enigmi».
Per questa edizione il festival coinvolge 11 spazi, ancora più numerosi rispetto al passato, oltre al Teatro Out Off e a Zona K, che da tanti anni ospitano gli spettacoli di Danae Festival. Da quest’anno inizia la collaborazione con il Teatro Fontana, dove è programmata l’apertura del festival e con il Teatro degli Angeli. Altra location è la Fabbrica del Vapore con più spazi. Inoltre c’è un ritorno al Planetario e per la prima volta sono coinvolti Stecca3 e Frida bar in zona Isola.
A conferma del lavoro realizzato in questi anni sono le parole di Tommaso Sacchi, Assessore alla Cultura del Comune di Milano. «Danae Festival è ormai da anni una delle realtà più significative e originali della scena culturale milanese. Un progetto che, grazie al lavoro del Teatro delle Moire, porta avanti una visione artistica innovativa, attenta alla sperimentazione e alla ricerca di spazi inediti e formazioni emergenti. Un’iniziativa che arricchisce il tessuto culturale della città, rafforzando il suo ruolo come capitale della creatività contemporanea».
Protagonisti sono artisti di rilievo nazionale e internazionale, impegnati su temi che toccano la magia come sapere alternativo, la memoria, il lutto e il rapporto tra arte e scienza.
L’apertura il 24 ottobre 2025 al Teatro Fontana, con replica il 25, è con Cani Lunari di Francesco Marilungo (vincitore Premio Ubu 2024 per la danza), che riflette sulla figura della strega e della guaritrice. Realizzato in collaborazione con Circuito Claps è seguito da un incontro con Dance Circle a cura di Stratagemmi.
Il giorno seguente alla Fabbrica del Vapore il coreografo francese Emmanuel Eggermont presenta About Love and Death, un’elegia dedicata a Raimund Hoghe, collaboratore di Pina Bausch.
I temi ambientali sono al centro del lavoro di Ginevra Panzetti ed Enrico Ticconi dal titolo Cry Violet. Incentrato sul tema del “greenwashing” chiude il weekend alla Fabbrica del Vapore.
La memoria e la cura sono i temi con cui inizia la settimana successiva. Il 28 ottobre al Teatro degli Angeli Fabio Bonelli presenta in prima nazionale Totem, progetto partecipativo che sacralizza oggetti personali per raccontare storie e memorie.
Jacopo Giacomoni nello stesso teatro il 31 ottobre propone È solo un lungo tramonto sull’Alzheimer.
Il 1° e il 2 novembre in Zona K Edoardo Mozzanega esplora l’oscurità e la rinascita con Hide.
Gli stessi giorni Fabrizio Saiu propone Guardare – modelli di ascolto per una comunità futura. E’ un percorso in spazi urbani con tema il rapporto tra visione e ascolto.
Come progetto speciale il 2 novembre a Stecca3 Ivan Carozzi porta in scena Elizabeth e Alessandro, performance basata sul suo podcast.
Dalla ricerca dei canti polifonici di tradizione orale nelle isole del Mediterraneo nasce Veni, a goodbye del collettivo teatrale Alot. Accompagnato da interventi grafici realizzati dal vivo è in programma il 2 novembre alla Fabbrica del Vapore.
La terza settimana il 4 novembre inizia con Alessandro Bernardeschi, Carlotta Sagna, Mauro Paccagnella, produzione Wooshing Machine (Belgio) presentano Ma l’amor mio non muore / Epilogo, un lavoro ironico e poetico sul tempo che passa mentre l’anima conserva la verve per lanciarsi in atti sfrenati.
Con un incrocio tra arte e scienza Attila Faravelli il 5 novembre presenta il progetto speciale Spaceful al Planetario Ulrico Hoepli, indagando il rilevatore di onde gravitazionali Virgo.
Con tema lutto e rinascita il 6 novembre al Teatro Out Off la svizzera Clara Delorme torna con Le repos, un’opera sul lutto come lamento collettivo.
Il programma di Danae Festival si conclude il 9 novembre con la danza eclettica di Moritz Ostruschnjak in Tanzanweisungen (Teatro Out Off) e la performance teatrale Pas Moi di Diana Anselmo in Zona K.
A completare il Festival sono delle iniziative speciali. Tra queste dal 24 ottobre al 9 novembre al Frida bar è la mostra di disegni di Marco Smacchia.
Come ExtraDanae il 15 e 16 novembre 2025 a LachesiLAB Marco D’Agostin propone un laboratorio decennale, che, come spiega «sfida la nozione di memoria e invita un gruppo di archeologi o astronauti a imbarcarsi in un modulo di trasporto incoscientemente proiettato verso il futuro. Per dieci anni, a partire dal 15 novembre 2025, ci incontreremo ogni anno. Trascorreremo assieme due giornate, al termine delle quali ci prometteremo di ritrovarci ancora, e ancora, e ancora».
(Nella foto di Luca dal Pia una scena di Cani lunari di Francesco Marilungo che il 24 ottobre 2025 alle 20.30 apre Danae Festival)






