Parto o non parto risate al San Babila

Sono le 3 del mattino e loro sono a Roma, pronti a partire per la Grecia, per ripercorrere la vacanza dopo la maturità. Sono i protagonisti di Parto o non parto, visto al Teatro San Babila: con loro si ride senza sosta. Fin dall’inizio, quando, buona promessa di risate, si scopre che sono le 3, loro sono in ritardo e il traghetto è alle 18. Trattate con ironia sono ugualmente alcune delle fissazioni che ognuno di loro ha. Ezio vede la vita a misura di cane: pastore tedesco o chihuahua secondo i casi. Luca vuole diventare padre, ma non è semplice. Flavio cerca di conquistare tutte le ragazze. Con i tre, rispettivamente addestratore di cani, avvocato, figlio di falegname ma con lavoro incerto, la miscela si annuncia esplosiva, con momenti ilari, che nascondono solo in parte delle delusioni pronte a manifestarsi. Ancor più a ogni imprevisto. Ben più di uno.

Quando la luce e la musica creano l’atmosfera i tre si ritrovano nel Far West con imprevedibile Harley Davidson e schiavo con rivendicazioni sindacali. Lo evoca Flavio come elaborata fantasia sessuale. Altrettanto scalcinata.

Si ride tanto con battute e situazioni – molte non proprio da ragazzini o educande -, a cui loro danno vita senza sosta. I tre attori, Luca Latino, Flavio Moscatelli, Ezio Passacantilli, in scena con i loro veri nomi, sembrano davvero tre ex compagni di scuola, ora amici decisi a ripetere una bella vacanza alla vigilia dei 30 anni. Ma intanto sono nati nuovi problemi. Al punto da chiedersi parto o non parto? Così alla fine in sottofondo affiorano anche dei temi rilevanti, trattati comunque sempre con leggerezza. Tra una risata e l’altra è inevitabile riflettere sulla difficoltà di rivivere a distanza di tempo un momento magico: probabilmente non sarà come è impresso nel ricordo. A questa considerazione se ne contrappone una positiva, perché è bello poter pensare che anche finita la scuola, e la conseguente frequentazione quotidiana, l’amicizia e la solidarietà rimangono.

Anche il finale è spiazzante. Doppio finale, perché le risate non finiscono, ma nemmeno le sorprese (e una riflessione).

(Nella foto di Roberto Passeri una scena di Parto o non parto al Teatro San Babila, con, da sinistra, Ezio Passacantilli, Flavio Moscatelli, Luca Latino)

Parto o non parto

Di e con Luca Latino, Flavio Moscatelli, Ezio Passacantilli – I Centouno

Lea Production

A Milano, Teatro San Babila, dall’1 al 3 marzo 2024