Filodrammatici Milano stagione teatrale 2023-2024

Sarà una stagione (bella) da Paura. Il termine Paura scelto dal Teatro Filodrammatici di Milano per la stagione 2023-2024 ha più accezioni, tutte stimolanti. Perché è dalla paura che nasce il coraggio e la determinazione ad andare avanti. Ed è un acronimo che significa “Pensare a una realtà alternativa”. E ancora, aggiungono Tommaso Amadio e Bruno Fornasari direttori artistici del Teatro Filodrammatici, il teatro è “Possibilità, Ascolto, Utopia, Riflessione, Azione”.

Il teatro è anche il luogo dove esorcizzare le tante paure del momento per immaginare una nuova realtà, che possa essere alternativa a quella che stiamo vivendo.

Certo una realtà a cui vogliamo trovare soluzioni riguarda l’ambiente e il suo deterioramento. Così ad aprire la stagione dal 5 al 15 ottobre è The trials (I Processi). Al centro è un gruppo di ragazzi che processa tre adulti per crimini contro l’ambiente. L’autrice Dawn King ambienta la storia tra vent’anni e tocca temi come il clima, la giustizia, la vendetta, lo scontro generazionale. È uno scontro che con la regia di Veronica Cruciani contrappone i giovani attori usciti dall’Accademia dei Filodrammatici a tre attori con una lunga esperienza in scena come Tommaso Amadio, Mariangela Granelli, Valeria Perdonò. La produzione è dell’Accademia dei Filodrammatici, che vanta 220 anni di attività e ha avuto tra i suoi soci Piermarini e Giuseppe Garibaldi.

Un coinvolgimento diretto del pubblico prevede invece L’Amleto di nessuno (Hamlet of no one) di Nassim Soleimanpour. Dal 24 ottobre al 5 novembre non ha attori in scena, ma solo un registratore, e lascia al pubblico il compito di districarsi tra realtà e finzione. Un dubbio finzione-realtà che riguarda anche l’altra produzione del Teatro Filodrammatici di Milano è Bed Boy Jack (uccidi, racconta, sorridi), che con Tommaso Amadio protagonista affiancato da Emanuele Arrigazzi, Sara Bertelà, Chiara Serangeli racconta la vera storia di un serial killer austriaco. Il bel testo di Bruno Fornasari, anche regista, pone più di un interrogativo (8-25 febbraio).

Altra produzione-ripresa è A casa allo zoo di Edward Albee dal 14 al 26 maggio con in scena Tommaso Amadio, Valeria Perdonò, Michele Radice.

Tante altre occasioni per interrogarsi su realtà differenti sono offerte al pubblico dalle ospitalità. Si parla della condizione femminile attraverso il distopico Il racconto dell’ancella con Viola Graziosi dal 9 al 14 gennaio. Si parla di religioni monoteistiche con uno stile vicino al Mistero Buffo con Figli di Abramo (7-12 novembre), spettacolo che in Norvegia ha superato i 150.000 spettatori.

In cartellone troviamo spettacoli che fondono teatro e arte visiva come Piccoli Miracoli di e con Paolo Nani (12-17 dicembre), che ripropone anche La lettera (19-20.12). Oppure il pubblico si trova tra teatro e realtà virtuale con Alonso, un Don Chisciotte adolescente nella pianura padana in tempo di lockdown (7-10 marzo).

Con altri spettacoli si parla di clonazione con A Number (28 novembre – 3 dicembre) di Caryl Churchill. Di un altro drammaturgo britannico, Martin Mc Donagh, è Una mano mozzata a Spokane che si annuncia come una dark comedy (3-4 febbraio). In grado di coinvolgere il pubblico, seppure in modi differenti, sono L’altro mondo Piccole storie di cambiamento con un finale ogni sera diverso (21-24 marzo) e Alexo. Quest’ultimo pone interrogativi su temi come privacy, intelligenza artificiale, ma anche amore e amicizia (24-26 novembre).

Tanti spettacoli, ma come nascono, come prendono vita sulla scena partendo dal testo? Per rispondere a questi interrogativi è Backstage Experience, un momento speciale per il pubblico. Che può anche incontrare gli attori durante gli Aperitivi con il cast proposti alcuni mercoledì dopo lo spettacolo delle 19:30 (negli altri giorni feriali l’orario è alle 20.30, domenica ore 16).

La stagione 2023-2024 del Teatro Filodrammatici Milano offre anche altri momenti per riflettere sul passato, per scoprirne risvolti meno noti, per andare oltre i classici, ma anche per riscoprire una musica meno nota grazie a i Concerti della domenica con la direzione artistica del maestro Roberto Porroni.

Arrivato alla 16ª edizione è La storia a processo, dove si parla di temi storici con imputati eccellenti giudicati alla fine dal pubblico colpevoli o innocenti. Con verdetti che sono spesso imprevedibili, commenta Elisa Greco, che ha ideato e cura il format. Ora non vuole svelare più di un tanto sugli imputati eccellenti. Sarà una sorpresa, salvo annunciare che si parlerà dei 75 anni della Costituzione, del 100º anniversario di una diva e di economia americana. L’appuntamento è per i lunedì 16 ottobre 2023 – 4 dicembre 2023 e 4 marzo 2024.

A coinvolgere il pubblico con aspetti della storia meno noti o di cui vale la pena scoprire qualcosa in più è Paolo Colombo. Propone Storia e narrazione per parlare di Martin Luther King, la caduta del muro di Berlino, ma anche temi meno prevedibili come Mazinga e Goldrake e il rapporto tra disco music e il coming out dei gay.

Inoltre il festival Lecite visioni tematica LGBTQIA+ previsto dal 7 al 12 maggio con la direzione artistica di Michele Di Giacomo.

Si parla anche di classici stimolo per andare oltre toccando temi sempre rilevante con E intanto Enea (migrazione), Iliade (guerra e violenza), Antigone (giustizia e democrazia).

13 spettacoli in otto mesi di programmazione per trasformare le tante paure dei nostri giorni in occasioni per superare qualsiasi immobilismo e decidere di voler cambiare la realtà. Sempre comunque attraverso spettacoli in grado di coinvolgere il pubblico e divertirlo.

(Nella foto di Laila Pozzo, al centro della scena Tommaso Amadio protagonista di Bed Boy Jack, Produzione del Teatro Filodrammatici Milano, stagione 2023-2024


Svelato il primo appuntamento de La Storia a Processo!, il format ideato e curato da Elisa Greco alla sedicesima edizione. Sotto processo, con il giudizio finale del pubblico, sarà Cesare Beccaria. «Una scelta particolarmente significativa – spiega Elisa Greco – che pone l’attenzione, proprio in occasione dei 75 anni della Costituzione italiana, su colui che è considerato uno dei precursori del Diritto penale moderno. In Dei delitti e delle pene (1764) Beccaria ha infatti analizzato temi controversi, come la pena di morte, la tortura e la custodia cautelare, ancora oggi al centro del dibattito».

A esprimere il pensiero filosofico di Cesare Beccaria, lunedì 16 ottobre, alle 20.30, sarà Ferruccio de Bortoli, Presidente Fondazione Corriere della Sera.

(aggiornamento del 27 settembre 2023)