Luca Bizzarri e Francesco Montanari in Il medico dei maiali di Davide Sacco al Teatro Carcano

Il medico dei maiali visto al Teatro Carcano

È una questione di potere. Il re d’Inghilterra viene ucciso. A constatarne la morte è chiamato il medico dei maiali, un veterinario, unico medico presente. Dovrà certificare la morte per infarto. Ed è una morte che per ognuno rappresenta una occasione importante. I consiglieri, che hanno sparato, pensano di riuscire ad annientare la democrazia. Il medico dei maiali vuole cogliere l’occasione di distruggere la monarchia. Ma c’è il principe ereditario. Arriva cantando “Bella ciao”, con un cappuccio rosso in testa per nasconderlo ai fotografi, che non devono riprenderlo vestito da nazista, travestimento scelto per partecipare al gay Pride. Sembra facile farlo desistere nel giro di pochi mesi dal ruolo che lo attende: con una buona dose di cocaina, pensano i consiglieri.

Tutto va secondo i piani? Il potere ha la forza di affascinare e trasformare chiunque?

Mai lasciare riflettere uno stupido: potrebbe capire di non esserlo. Lo si dice durante lo spettacolo, che subito si mostra come una favola nera, in grado di catturare l’attenzione con quel tanto di ironia e cinismo, che consentono di lasciar immaginare molto di più. Per una riflessione ad ampio raggio. Che riguarda l’essere umano, ma anche il teatro stesso. Perché in scena si può ipotizzare un evento, che fin dal primo momento appare inquietante – inutile aggiungere che al mondo esiste davvero un re d’Inghilterra -, per andare ben oltre, lontano da un racconto distopico (la divisa nazista non sembra avere riferimenti alla cronaca). Siamo invece vicino a una realtà che non conosce confini, meno particolare perché il potere non indossa solo la corona. Stupidità e determinazione possono coesistere. Puoi cantare “Imagine” ed essere tutt’altro che un sognatore.

Tutto a teatro è raccontato in una scenografia semplificata, almeno apparentemente (ma che resta nel ricordo). Nel grigio della scena al Teatro Carcano campeggia una scritta: indica che il re è morto. Anzi, “The King Is Dead”. E’ una scenografia capace di convogliare l’attenzione su quanto avviene. Sul detto e il non detto. E insieme sorprendere. Perché possiamo ricordare che The King Is Dead è anche un gioco da tavolo di intrighi politici ambientato nella Britannia medioevale, con tre fazioni che si contendono il potere. Nel gioco ogni volta tutto può cambiare, influenzato dalle decisioni dei giocatori. Ma qui siamo oltre il gioco: le tre fazioni, con consiglieri, medico, principe ereditario ci sono e sono in uno spazio di oggi. Ma a decidere le mosse è qualcuno che ha ancora più potere: l’autore e regista che muove le carte in gioco.

In scena lascia che a fronteggiarsi siano in particolare due uomini. Anche due filosofie di vita. Da una parte il medico dei maiali, che di questi sa tutto. Sa che, come gli esseri umani, piangono e ridono e se li si continua a picchiare appena ne avranno la possibilità puniranno duramente chi gli ha fatto del male. Di fronte, il principe ereditario, che sta per essere incoronato re e tenere il suo primo discorso e sa che può giocare a travestirsi da debole o da inetto, ma alla fine è lui ad avere il potere: tutto potrebbe cambiare, sovvertendo ogni ipotesi?

A interpretarli, assecondando magistralmente il gioco, sono rispettivamente Luca Bizzarri, nel ruolo inaspettato di un uomo convinto di avere l’occasione di cambiare il mondo. Lo fronteggia, futuro re, Francesco Montanari, perfetto nell’offrire facce diverse dello stesso personaggio.

Per Francesco Montanari è anche il «mese della maratona teatrale». Dopo aver appena concluso Storia di un cinghiale, testo impegnativo, che lo vede unico protagonista in scena (i nostri lettori hanno già potuto leggere la recensione dello spettacolo) è ora in un ruolo molto diverso in questo Il medico dei maiali. Dal 3 al 5 maggio sarà di nuovo in scena con L’uomo più crudele del mondo, accanto a Lino Guanciale, in un ruolo ancora diverso. Del testo – i nostri lettori hanno già potuto leggere la recensione dello spettacolo, andato in scena la scorsa stagione – è autore e regista Davide Sacco, anche autore e regista di questo Il medico dei maiali.

Le sorprese per il pubblico sono assicurate. Le occasioni di essere coinvolti e subirne il fascino anche. Se si può dire che siamo nei paraggi del thriller molto, tutto resta da scoprire.

(Nella foto i due protagonisti di Il medico dei maiali, da sinistra Luca Bizzarri e Francesco Montanari)

Il medico dei maiali
testo e regia Davide Sacco
con Luca Bizzarri, Francesco Montanari, David Sebasti, Mauro Marino, Luigi Cosimelli
produzione Ente Teatro Cronaca, LVF – Teatro Manini di Narni
Testo vincitore del Premio Nuove Sensibilità 2.0 2022

A Milano, Teatro Carcano, dall’8 al 13 aprile 2025