Improvvisamente lestate scorsa Foto di Luca Del Pia

Improvvisamente l’estate scorsa visto al Teatro Carcano

Che cosa è successo a Sebastian Improvvisamente l’estate scorsa? Catherine, che era con lui, ha una sua verità. La madre Violet, che per la prima volta non lo accompagnava, nega tutto, parlando di allucinazioni, di cui la nipote Catherine è ormai preda. Per salvare la sua verità è pronta a tutto.

Lontano dall’essere semplicemente un thriller il dramma di Tennessee Williams è poesia violenta, con tratti autobiografici, che sul palco del Teatro Carcano diventano immagini evocate con le parole, ma anche con la scenografia e i suoni.

All’inizio è un’immagine che attraverso la voce di Violet diventa un ricordo carico di violenza, ma anche di simboli. Mrs Violet Venable si alza dalla sedia a rotelle e, mentre i suoni diventano sempre più inquietanti, racconta. Ci porta sulla spiaggia delle isole Galapagos, dove gli uccelli con grande strepito si avventano sulle tartarughine che, appena nate, corrono verso il mare.

È una scena a cui Violet aveva assistito insieme al figlio Sebastian: momento di orrore, che ora evoca davanti al medico. Con lui è la prima contrapposizione. Sono le due volontà che si scontrano. Violet è decisa a difendere in qualsiasi modo quello che lei reputa l’onore del figlio Sebastian, della cui morte Catherine era stata testimone l’ultima estate durante il loro viaggio fino a Cabeza de Lobo. Al centro di tutto è Sebastian e la sua morte misteriosa. Violenta, secondo il racconto che Violet rifiuta, decisa a far lobotomizzare Catherine colpevole della calunnia, causa disturbi mentali. Lei è una distruttrice, lui è un creatore, dice Violet. Lui era un poeta: una poesia all’anno.

Oppure il racconto di Catherine è verità? Se lo chiede il medico, di fronte alla richiesta di lobotomizzarla, conscio dei tanti rischi di questo intervento, allora molto in uso. Sono rischi per la vita della paziente, ma è anche consapevole che il suo rifiuto significherà perdere i soldi promessi da Violet per l’ospedale.

Anche madre e fratello di Catherine vorrebbero farla tacere, causa soldi. Sono quelli che secondo il testamento di Sebastian vanno a lei e al fratello George. E anche in questo caso c’è una grande madre, che però non sa parteggiare per la figlia: non pensa a salvarle la vita, mossa dal miraggio dei soldi.

Alla fine la verità affiorerà, decisamente drammatica, con tinte che da un bianco provocante diventano decisamente fosche. È il monologo finale di Catherine, drammatico e sconvolgente, tutto da scoprire per chi non conosce la storia.

Davanti al pubblico prendono vita le immagini. Sono evocate, rese ancora più vive dalla scenografia, con un accenno di foresta che sovrasta il palco. Dapprima è il giardino di Sebastian, è la violenza della natura, che diventa violenza di altri. Ed è la violenza di Violet, decisa a far tacere Catherine e il suo racconto del viaggio, quando per la prima volta è stata sostituita dalla nipote come accompagnatrice di Sebastian. Così, rimosse le foglie che fino a quel momento la coprivano, in scena appare un’automobile.

Testo, interpretazione, scenografia, suoni, luci, costumi: un bel mix per questo Improvvisamente l’estate scorsa, che con la regia di Stefano Cordella, sua prima al LAC di Lugano, attento a rifuggire da una messinscena realistica, affascina il pubblico, conquistato anche dalle grandi interpretazioni di un cast ad alto livello. Laura Marinoni è l’altezzosa Mrs Violet Venable che guarda con disprezzo gli altri, li chiama bottegai, dice che si muovono nelle macerie, incapace di capire il figlio: lo vede casto e grande poeta, che con lei costruiva un duo impareggiabile. Per lei la verità non conta, decisa a ottenere ciò che vuole usando i soldi.

Nemmeno per l’altra madre, Mrs Holly (Elena Callegari), la verità conta. Sono altri soldi che la smuovono, decisa a non far perdere l’eredità che Sebastian ha lasciato ai suoi figli, Catharine e George: «Te la devi scordare quella storia» dice alla figlia. «Anche se è la verità» aggiunge il fratello George, interpretato dal giovane Ion Donà. Ugualmente una giovane attrice, Leda Kreider, interpreta Catharine Holly, che con un lungo monologo racconta. La parola definitiva, «verità», è affidata al medico, Dottor Cukrowicz, chiamato anche dottor Zucchero, a cui Edoardo Ribatto dà le diverse sfaccettature, tra la consapevolezza dei differenti rischi, in termini di salute della paziente e di perdita dei fondi per quella che ora chiameremmo la ricerca scientifica.

Dalle immagini evocate affiorano aspetti della vita stessa dell’autore. Perché, oltre all’omosessualità, con Improvvisamente l’estate scorsa Tennessee Williams parla di lobotomia: la vorrebbe la madre di Sebastian per Catherine per nascondere la verità. L’ha voluta la madre di Tennessee Williams per la figlia Rose e lui si è sempre sentito in colpa per non essere intervenuto a salvare la sorella.

Così lo spettacolo appare come la messinscena di emozioni profonde. Annunciate con suoni inquietanti, evocate attraverso immagini, che scuotono il pubblico, lo coinvolgono, lo affascinano molto più che se fossero rappresentate in scena. Lo inducono anche a chiedersi se sia ammissibile rifiutare la verità in nome di altri valori, come la rispettabilità, come il garantire un futuro che altrimenti sarebbe più ostico.

Non molto rappresentato a teatro, Improvvisamente l’estate scorsa in questa messinscena riserva anche qualche curiosità. Edoardo Ribatto era stato il fratello George nell’edizione del maggio 2011, andata in scena in altra sala teatrale. Precedentemente Laura Marinoni era stata Catherine.

(Nella foto di Luca Del Pia© LAC Lugano Arte e Cultura 2025, una scena di Improvvisamente l’estate scorsa)

Improvvisamente l’estate scorsa

di Tennessee Williams
traduzione Monica Capuani
regia Stefano Cordella
con (in ordine alfabetico) Elena Callegari (Mrs Holly), Ion Donà (George), Leda Kreider (Catharine Holly), Laura Marinoni (Mrs Violet Venable), Edoardo Ribatto (Dr. Cukrowicz)
scene Guido Buganza, costumi Ilaria Ariemme, disegno luci Marzio Picchetti, suono Gianluca Agostini, assistente alla regia Noemi Radice
produzione LAC Lugano Arte e Cultura
coproduzione Teatro Carcano
partner di produzione Gruppo Ospedaliero Moncucco

Improvvisamente l’estate scorsa viene presentato per gentile concessione della University of the South, Sewanee, Tennessee

A Milano, Teatro Carcano, dal 7 all’11 maggio 2025 (7-8-9 maggio h. 19:30 / 10 maggio h. 20:30 / 11 maggio h. 16:30)