Crisi umanitarie e conflitti. Ovvero l’inferno ripreso dal fotografo Marco Gualazzini. Le immagini hanno dato vita alla mostra The People in Between esposta a Parma negli spazi dell’ex chiesa di San Marcellino fino al 29 maggio 2022. Sono 30 immagini realizzate in luoghi dove la qualità della vita è altamente compromessa, come nella Repubblica Democratica del Congo, la Somalia, il Ciad, la Nigeria, il Kenya.
Le sue foto hanno un valore di testimonianza: se non possono cambiare la storia possono però stimolare una coscienza in chi le vede. Sono foto realizzate secondo quello che si può definire un principio etico, perché la realtà non viene alterata con effetti digitali. Sono foto a colori, perché per lui la realtà non è in bianco e nero. Nelle immagini si sente l’influenza culturale di grandi pittori, come Caravaggio per la luce e Tintoretto per la composizione. Così sono maggiormente in grado di colpire l’osservatore e successivamente farlo riflettere su quanto testimoniato con l’obiettivo.
Chi scrive queste note già aveva potuto vedere una serie di foto di Marco Gualazzini, altamente drammatiche e, insieme, tali da non lasciare indifferente l’osservatore. Erano esposte in una mostra a Milano nel 2019, accompagnata dall’omonimo bel libro Resilient.
Curata da Roberto Mutti, storico, critico e docente di fotografia, la mostra The People in Between è accompagnata da un catalogo, anch’esso a cura di Roberto Mutti, realizzato grazie alla holding Synergetic di Parma, dell’imprenditore e collezionista Giampaolo Cagnin.
«Se nei suoi lavori realizzati nei luoghi più sfortunati del mondo – commenta Roberto Mutti – non c’è traccia di sensazionalismo è perché Gualazzini sa raccontare la vita in tutte le sue sfumature senza soffermarsi sulla superficie delle cose». Sottolineando la grande capacità di sintesi che si ritrova in ciascuna delle immagini, aggiunge «Nella spettacolare rovina della cattedrale haitiana di Port-au-Prince distrutta dal terremoto dobbiamo immaginare la bellezza simbolica del rosone ancora intatto». La foto è quella qui pubblicata.
Voluta e promossa da Parmacotto Group, The People in Between è un’occasione speciale per riflettere sul significato di coraggio, umanità e futuro che si inserisce all’interno di #FeelinGood, il percorso di sostenibilità del Gruppo e in particolare in una delle sue tre anime, quella dedicata al benessere delle comunità.