La fotografia e le donne è uno dei temi centrali nel programma di Il Tempo delle donne dal 12 al 14 settembre in Triennale Milano. La dodicesima edizione della festa-festival del Corriere della Sera, nata da un’idea de La27esimaOra, dedica tre giornate al tema “Poteri. Soldi. Amori.”
All’interno dell’amplissimo programma del festival vi sono delle iniziative con cui Fujifilm invita a scoprire l’apporto delle donne fotografe per vivere meglio e con maggior consapevolezza la condizione femminile. Sono previsti vari momenti con protagonista Monica Silva, la fotografa di origine brasiliana, che negli anni ha sviluppato una particolare attenzione al ritratto, lontano da ogni stereotipo.
Davanti al suo obiettivo sono passati molti attori famosi colti nella loro essenza, ma anche persone disponibili a vedere nella fotocamera uno strumento per scoprire se stessi e rivelarsi agli altri come unici, irripetibili, dotati di una forza che rende invincibili. Da un lato Monica Silva e la sua empatia, dall’altro la disponibilità a non opporre resistenze da parte di chi è davanti al suo obiettivo Fujifilm. Da questo magico incontro nasce un ritratto che va oltre la superficie, raccontando molto della persona fotografata. Lo hanno già scoperto i tanti che nella primavera 2024 hanno partecipato alla tappa milanese alla Fabbrica del Vapore del suo progetto “My Hidden Ego”, come un invito a guardarsi dentro attraverso la fotografia.
Ora Monica Silva è protagonista di alcuni momenti all’interno del programma di Fujifilm a Il Tempo delle donne. Sabato 13 settembre, alle ore 16.30 presso lo Spazio Cuore di Triennale, prende vita il Talk con Monica Silva e Cristina Vatielli, fotografa che indaga le vite ‘invisibili’ capaci di lasciare un segno nella storia.
Da venerdì a domenica è previsto lo Shooting inedito live con Monica Silva. Intitolato “15 Minutes to Be Seen” è un set fotografico esperienziale dove ogni ritratto diventa un incontro con il proprio io. Sono previsti vari orari, già sold out, ma con una lista d’attesa.
«Vedere davvero qualcuno — e sentirsi davvero visti — è un atto di forza e verità» dice Monica Silva. Che così spiega il progetto 15 Minutes to be Seen. E’ un incontro intimo e guidato. E’ un breve percorso in cui la persona viene accolta, osservata, invitata a spogliarsi delle maschere quotidiane, accompagnata nella costruzione di un’immagine capace di rivelare uno dei suoi infiniti Io nascosti, restituendone forza, autenticità e consapevolezza. Sono ritratti autentici, eleganti, che Monica Silva, dopo anni di ricerca sul ritratto psicologico e trasformativo, cura nei dettagli, perché ogni soggetto si senta visto e riconosciuto nella propria unicità. «Soggetti guidati, luci studiate, emozioni vere»: così si può sintetizzare l’esperienza proposta. «Non è una foto. È un rito. Un esercizio di verità. Un piccolo atto di rivoluzione intima» aggiunge Monica Silva. Le immagini prodotte saranno selezionate con attenzione e stampate per celebrare la bellezza della vulnerabilità consapevole.
Il programma di Fujifilm, che prevede anche altre iniziative, si esprime attraverso il progetto editoriale Women4Women. Giunto al decimo numero è definito «un magazine dove la fotografia incontra le vite delle persone e la tecnologia dà voce a molteplici narrazioni visive».
«Crediamo profondamente nel potere della fotografia come linguaggio universale e strumento di consapevolezza – commenta Marika Gherardi, Imaging Solution Marketing & Communication Manager di Fujifilm Italia -. Sostenere anche il talento fotografico femminile significa per noi contribuire a costruire un immaginario più ricco, plurale e inclusivo. La collaborazione con Il Tempo delle Donne nasce in modo naturale: condividiamo la volontà di offrire visibilità concreta alle autrici, creando spazi reali di espressione e confronto. Perché lo sguardo delle donne è oggi più che mai necessario».
(Qui la foto di Monica Silva scelta per simboleggiare il suo progetto 15 Minutes to be Seen proposto a Il Tempo delle donne in collaborazione con Fujifilm. Il progetto segna una continuità con il precedente “My Hidden Ego”)
