Chiara Arrigoni e Enrico Ballardini in Lettera di una sconosciuta al teatro Factory32

Lettera di una sconosciuta, vive emozioni al Factory32

Questa è una storia che non può lasciare indifferenti. Lettera di una sconosciuta, al Factory32, riesce a smuovere profonde emozioni. È la storia di un incontro (mancato) tra una ragazzina e un famoso scrittore. A Vienna nel 1920, sono vicini di casa: lei se ne innamora follemente e lui la ignora totalmente. È la storia di un incontro fortuito anni dopo, che per lei è la concretizzazione di un sogno e per lui una delle tante avventure. Ed è la storia di un incontro tra lei, che tanto lo aveva sognato e atteso per 10 anni, e lui…

Sulla scena quella sintonia, che pure c’è, si traduce in parole che i due si rimpallano. Sono parole fatte di emozioni, ma solo per lei. Perché, pur abitando vicino, loro vivono in due mondi differenti. A dividerli in scena, permettendo di immaginare due realtà differenti, è un velatino. Lei da un lato si avvolge nel tulle, lui dall’altro si muove tra pile di libri. Lei dice «Sei la mia ragione di vivere». Per lui è un incubo.

All’origine della pièce è un racconto di Stefan Zweig in forma epistolare. È una lunga lettera che lo scrittore riceve da una sconosciuta. Niente mittente: solo l’annuncio che quando lui la leggerà lei sarà morta. Così a più riprese le parole della lettera si leggono sul velatino. In scena si alternano alle parole dei due: voci parallele, che scorrono. Non si incontrano.

Al Factory32 è un felice amalgama tra tutti gli elementi che fanno spettacolo. Il bel testo scritto da Chiara Arrigoni ha reso teatrale la lettera immaginata da Stefan Zweig. Lo interpretano due attori perfetti nei loro ruoli. La stessa Chiara Arrigoni, drammaturga, è la ragazzina da subito innamorata. Cresce, diventa una donna, ma quell’amore non si spegne, pur scontrandosi con lui che, grande scrittore, è però incapace di sentimenti: non li vive e non riesce a capire che altri li possano vivere. Lei in un tulle, elemento vivo, vi si avvolge, si nasconde, si svela fino a liberarsene ormai diciottenne. Lui, Enrico Ballardini, si occupa dei suoi libri, si muove libero in scena, sale in platea enumerando le tante donne conquistate.

Qui i costumi raccontano, le luci isolano o esaltano, la scenografia diventa elemento fondamentale per dare ritmo al racconto, che riserva ancora molte altre sorprese, tutte da scoprire per il pubblico. Ad armonizzare il tutto è la splendida regia di Alberto Oliva, che, sfruttando tutti gli elementi, fa di questo spettacolo un crescendo di emozioni. È come un gioiellino, che ben corrisponde alle intenzioni di Valentina Pescetto di offrire al proprio pubblico spettacoli intriganti, capaci di riservare sorprese raccontando storie sempre attuali, in grado di coinvolgere gli spettatori. Così Lettera di una sconosciuta, prodotto da Factory32 come seconda parte della trilogia dedicata a Stefan Zweig, con il coinvolgimento di tutto lo staff tecnico del teatro di via Watt, rappresenta anche una bella chiusura della stagione 2024-2025.

Lettera di una sconosciuta

Libero adattamento da Stefan Zweig

progetto di Valentina Pescetto

con Chiara Arrigoni ed Enrico Ballardini

drammaturgia Chiara Arrigoni

regia Alberto Oliva

scenografia e costumi Paola Arcuria

luci Riccardo Italiano

assistenti alla regia Caterina Lambertini, Giulia Doni e Alice Guaglianone; videomaker e foto di locandina Luxon Vision; collaborazione Hellisbook

produzione fACTORy32

a Milano, fACTORy32 (via Watt 32), dal 16 al 18 maggio 2025 (venerdì e sabato ore 19.30 – domenica ore 16.30)