Narni Citta Teatro con direttori artistici Davide Sacco e Francesco Montanari

Narni Città Teatro, spettacoli, arte, allegria dal 6 all’8 giugno

Abbiamo concepito questo festival come un essere umano da far crescere: ora siamo arrivati all’età del gioco. Lo dice Davide Sacco presentando Narni Città Teatro, festival di cui cura la direzione artistica insieme a Francesco Montanari. Di loro recentemente il pubblico ha potuto vedere Il medico dei maiali, dove Francesco Montanari era protagonista insieme a Luca Bizzarri e L’uomo più crudele del mondo con Francesco Montanari e Lino Guanciale. A Narni si potrà rivedere Storia di un cinghiale in un teatro tradizionale, dunque con una messinscena diversa da quella vista al Piccolo Teatro Studio Melato.

Il festival a Narni coinvolgerà tutta la città proponendo dei giorni, dal 6 all’8 giugno  2025, che uniscono allegria a riflessioni. Novità di questa sesta edizione è la sezione dedicata all’arte contemporanea vista come un altro strumento di relazione. Curatrice è Antonella Liuzzi, che ha visto il gioco, oltre che come momento di scherzo e di competizione, anche come cambiamento. Al centro di questa sezione sono le video opere di Adrian Paci, albanese di Scutari, che ha affrontato i temi del cambiamento. Sono in programma tre video performance proiettate in altrettanti luoghi, che parlano di rituali di morte albanesi e di disoccupati a Scutari. Sarà anche possibile vedere il 6 giugno la performance inedita Chords, che ha al centro un momento di connessione attraverso la stretta di mano.

A completare il programma di questa sezione è la mostra fotografica. Con titolo Oltre quel confine è la mia casa documenta l’esilio, la fuga dei Rohingya, la minoranza musulmana perseguitata in Myanmar. Le foto di Shafiur Rahman in mostra sono state scattate in Bangladesh all’interno del più grande campo profughi del mondo.

Partendo dal presupposto che cultura, teatro e imprese dovrebbero intersecarsi maggiormente, per il secondo anno, nell’ambito di Narni Città Teatro viene proposto Impresa Fest, che si propone di esaltare il legame tra il mondo della cultura e quello delle imprese potenzialmente foriero di iniziative artistiche di primissimo piano. Tra gli appuntamenti proposti, il 4 giugno è lo spettacolo Arrivano i dunque di Alessandro Bergonzoni. Il 7 giugno Nicola Piovani propone un viaggio tra la musica del cinema e del teatro con Note a margine. Inoltre sono previste presentazioni di libri e una serata con i versi di Patrizia Valduga.

A coinvolgere il pubblico di Narni sono vari altri spettacoli. Tra questi, Storia di un cinghiale il 6 giugno con Francesco Montanari, seguito in altra sede da Karaoke femminista di Monica Nappo anche interprete con Silvia Gallerano. La stessa serata alle 23 la città diventerà palcoscenico invasa da creature eteree, tra arte, luce e meraviglia.

La domenica 8 giugno il primo appuntamento è all’alba con le parole di Roberto Saviano, che alle 5:30 invita a riflessioni e impegno. Al pomeriggio invece, alle 16, con Stanno arrivando, tema centrale sono le derive autoritarie vissute passivamente, attraverso un monologo che prende avvio da un videogioco. Tra trampolini parrucche ironia è Les Pops. Totalmente diverso è Miss Mother, su dinamiche familiari tossiche. La stessa domenica 8 alle 20:30 Andrea Pennacchi racconta la storia di suo padre partigiano. Inoltre musica dal vivo, concerti, dj set e da venerdì a domenica Pronto Brecht? a cura di Davide Sacco, che propone Brecht, di nuovo improvvisamente tra noi per rispondere al telefono.

Con un’anteprima il 4 giugno a Terni con Alessandro Bergonzoni, dal 6 all’8 giugno Narni si propone dunque come una città in cui perdersi tra momenti artistici, riflessioni attraverso la fotografia e il teatro, danze, musica. Per scoprire che il gioco, tema scelto per questa edizione di Narni Città Teatro, può essere un momento di crescita, da vivere con allegria, ma anche attenzione e impegno. Su un muro di Pamplona in Spagna si legge “Trabajo con la seriedad de un niño que juega“ (”Lavoro con la serietà di un bambino che gioca”).

(Nella foto di Valeria Prina, da sinistra Adrian Paci, Francesco Montanari, Antonella Liuzzi, Davide Sacco)