Montagne russe visto al Teatro Manzoni Recensione

Chi è Juliette? Ve lo chiederete per tutto il tempo vedendo Montagne russe al Teatro Manzoni a Milano con Corrado Tedeschi e Martina Colombari.

Siamo a Parigi, una sera e Pierre ha invitato a casa Juliette: l’ha conosciuta al bar, gli ha sorriso, ha accettato di andare con lui. Due sconosciuti in una notte, destinata a riservare molte sorprese: Strangers in the night, canta lui. Il seguito è scontato? Forse no.

Lui molto più grande, apparentemente sicuro di sé e lei una bionda elegante e ben più giovane: entrano in un soggiorno molto moderno, molto parigino con foto di Torre Eiffel e Gioconda e foto di figlio e moglie, che suscitano subito una serie di domande esplorative da parte di lei. Tutto sembrerebbe chiaro, ma quando lei, tolto lo spolverino rosso, raggiunge il divano a grandi falcate le ipotesi cambiano: chi è Juliette?

Juliette Martina Colombari con Pierre Corrado Tedeschi, molto sornione (ma anche progressivamente sempre più ubriaco), sembra giocare al gatto col topo (au chat et à la souris). Sorprende Pier e sorprende il pubblico, sempre più spiazzato nel tracciare un identikit di lei. Entrambi perfetti sulla scena, Corrado Tedeschi giustamente asseconda lei nel costruire quello che appare anche come un thriller, oltre che una commedia in cui si ride tanto per le battute e le situazioni che si creano. Martina Colombari, al suo debutto a teatro, disegna una Juliette sfuggente, enigmatica e ogni volta perfettamente credibile nel ruolo che sembra voglia indossare. Fino agli ultimi minuti, quando, dopo tanti colpi di scena, tutto appare chiaro, titolo compreso.

Per Martina Colombari in scena è come un percorso attraverso tutte le sfumature del femminile, mentre contemporaneamente Corrado Tedeschi a poco a poco appare come un «lui» che perde tutte le certezze, costretto ad abbandonare quella maschera iniziale. Insieme a loro, il pubblico abbandona tutte le ipotesi iniziali e scopre tutte le emozioni che può dare il teatro, dalla commedia alla risata, alla sorpresa, al thriller e oltre.

La pièce Les Montagnes russes di Eric Assous, un autore molto amato in Francia, ma poco conosciuto da noi, scomparso nel 2020, ha debuttato a Parigi nel 2004, interpretata da Alain Delon, con repliche la stagione successiva.

Montagne russe
di Eric Assous
traduzione di Giulia Serafini
con Corrado Tedeschi e Martina Colombari
regia di Marco Rampoldi
scena di Andrea Bianchi, costumi Giulia Rodofili, luci Manuel Luigi Frenda, musiche Luca Vitariello
Produzione La Contrada Teatro Stabile di Trieste, Skyline Productions, Rara Produzione in collaborazione con Savà Produzioni Creative

a Milano al Teatro Manzoni dal 3 al 15 maggio 2022 (feriali ore 20,45 – domenica ore 15,30; sabato 14 maggio ore 15,30 e 20,45)