Rumori Fuori Scena, ridere di teatro

Alzi la mano chi riesce a non ridere. Rumori Fuori Scena è una delle due più divertenti commedie metateatrali arrivate in Italia. Questa volta è la giovane compagnia amatoriale I Bràvi con la regia di Christian Ginepro che, nella rassegna Codice Teatro al San Babila, affronta questa commedia, dove tutto deve essere «perfettamente sbagliato» perché sia una fantastica macchina della risata.

Quello che vede il pubblico con Rumori Fuori Scena è la messinscena della pièce “Con niente addosso” in tre momenti diversi, quando tutto quello che non dovrebbe andare storto va invece davvero storto. Nel primo atto si assiste alla prova generale, con tutti gli attori che sembrano non saper bene che fare. Il secondo atto – con scenografia rovesciata, ugualmente bella e funzionale di Gabriele Malacrida – mostra il dietro le quinte dopo un certo numero di repliche, quando scoppia ogni genere di litigio, tutti si occupano più che altro dei fatti loro e portano avanti la recita alla bell’e meglio. Nel terzo atto, con la stessa scenografia del primo atto, va in scena una disastrosa replica, dopo cinque mesi di tournée.

Quello che veramente va in scena sono le uscite sbagliate, le battute fuori sincrono, gli attori imbranati o sulla via della ubriachezza, le porte che si aprono o restano chiuse nei momenti inopportuni. Tutto avviene tra sardine che appaiono e scompaiono, lenti a contatto cercate a terra, fiori che passano di mano, annunci di inizio spettacolo continuamente variati, come un orologio impazzito. E intanto il regista della pièce, interpretato da Fabio Malacrida, passa tra le poltrone della platea, sempre più allarmato, cercando di mettere ordine in questa sgangherata compagnia.

Sono tutti disastri in scena, che si susseguono, tali da provocare le risate del pubblico. Che naturalmente della pièce banalotta “Con niente addosso”, che si sta allestendo, capisce ben poco. E poco importa: è solo un pretesto. E’ il mondo del teatro che si guarda autoironico. Che si mostra con tutte le sue fragilità, perché il rischio dell’errore è sempre in agguato. Qui, esasperati rispetto a una possibile realtà, si materializzano gli incubi di un regista, dal vuoto di scena agli attori ubriachi o di breve memoria o sopraffatti dalla loro vita privata.

Qui prendono vita tutti i possibili terrori di un attore, dal non trovare gli oggetti sul palco nella posizione prevista alle entrate sbagliate, le battute dimenticate, i dialoghi che non scorrono (sempre per colpa degli altri), i rapporti con i colleghi fatti di rivalità, di gelosia o di flirt. Spinta all’eccesso, è la vita di chi fa teatro che va in scena, occasione per il pubblico di capirne le fragilità. Che poi sono anche il bello del teatro, con le possibili sorprese, l’influenza degli spettatori e dell’atmosfera del momento, capaci di rendere unica ogni replica.

Rumori Fuori Scena vive anche di tutte le sfaccettature del teatro, dalle porte tipiche del vaudeville alla farsa, gli equivoci, gli svelamenti, la pantomima con le litigate in silenzio, mentre sull’altro lato, che il pubblico solo intuisce, si sta replicando la pièce. E’ il teatro con le varie declinazioni. Solo portate all’eccesso, perché questa è una vera «macchina delle risate». Ed è una macchina che non ammette errori, cadute di tono, aperture di porte differenti da quelle previste dall’autore Michael Frayn.

La Compagnia I Bràvi ben sostiene il ritmo veloce, con i nove attori, tutti protagonisti, capaci di muoversi nella bella scenografia senza mai dimenticare che questa volta si deve sbagliare, ma sempre secondo copione. La perfetta regia di Christian Ginepro, ben attenta al ritmo velocissimo, rende ottimo il debutto di questa messinscena della commedia, famosissima, in grado di lasciar intuire al pubblico i delicati meccanismi teatrali – qui tutti volutamente rovinati – garantendo la risata. E alla fine i tanti applausi.

Logica dunque la scelta di Giovanna Gattino con Antonio Melissa di inserire Rumori Fuori Scena nella rassegna Codice Teatro, ospitata dal Teatro San Babila, per offrire una visione variegata di quanto è possibile vedere a teatro, attraverso 12 spettacoli diversi tra loro.

In Italia Rumori fuori scena è arrivato per la prima volta portato da Attilio Corsini, con la Compagnia Attori & Tecnici, che ne aveva preso i diritti e successivamente si è visto con altre compagnie, fino alla più recente del 2019 con regia di Valerio Binasco. Inoltre, la versione cinematografica  con Michael Caine, Cristopher Reeve, per citare solo alcuni interpreti. L’autore, Michael Frayn, 16 anni dopo, ha scritto Copenaghen, visto con successo anche in Italia, che tratta invece in modo molto serio il tema della realizzazione della bomba atomica. Si dice anche che proprio in risposta a Rumori fuori scena Neil Simon abbia scritto Rumors, altra pièce dai ritmi frenetici, anche se meno «da risata».

(Nella foto di Pietro Paletti, una scena da Rumori Fuori Scena, nella rassegna Codice Teatro ospitata al Teatro San Babila)

Rumori Fuori Scena

di Michael Frayn

regia di Christian Ginepro

Con Enrico Felter (Frederick) – Santina Sansoni (Dotty) – Luca Boschiroli (Garry) – Azzurra Rizza (Poppy) – Fabio Malacrida (Lloyd) – Dalila Giuliano (Brooke) – Fiorenzo Savoldi (Selsdon) – Maddalena Costagli (Belinda) – Fabio Pasquali (Tim)

assistente alla regia Fiorenzo Savoldi

scenografia Gabriele Malacrida, Luci e suono Gianluca Navoni, Grafic design Danilo Furnari, Fotografia Pietro Paletti

Compagnia Teatrale I Bràvi

A Milano, rassegna Codice Teatro presso Teatro San Babila (corso Venezia 2/A), dall’1 al 3 novembre 2024