Luce e ironia, come protagonisti di Titizé A Venetian Dream, definito il sogno acrobatico di Daniele Finzi Pasca. Nel suo nuovo spettacolo ora al TAM Teatro Arcimboldi a Milano tutto si muove in un’atmosfera da sogno, dove la luce è protagonista: è lo sfondo su cui si muovono i performer, ma sono anche le palle luminose con cui gli attori paiono giocare. Tutto sembra improvvisato e tutto è fantasticamente coreografato. In una musica che li avvolge gli acrobati sdegnano la forza di gravità, girando vorticosamente in alto. Si creano più punti di attrazione, perché anche nella vita gli avvenimenti si intersecano.
Il primo riferimento è al passato dello spettacolo circense, con due attori che entrano sulla silhouette di un cavallo e alla fine si vedono indossare maschere di rinoceronte e di elefante. Ma questo non è il circo degli animali: è il circo dei sogni, che prendono vita attraverso movimenti ed evoluzioni dei performer.
Jeans e maglietta, dalla platea irrompe un ragazzo: è l’acrobata che con le sue incredibili evoluzioni sul palo riesce a far credere che sia possibile volare. Quando si vede la ragazza tagliata in due è il momento della estrema ironia: i trucchi si svelano. Nemmeno gli attori si muovono su una parete verticale. Quella è la proiezione di quanto sta avvenendo sull’altro lato a terra. Ironia. Niente più segreti. La magia è altro. Sono quei momenti che animano un mondo al cui centro si sente chi guarda: «tu sei» dice in veneziano il titolo Titizé. E’ quel delfino che vola in alto e sulla platea, telecomandato. E allora «tu sei» invogliato a pensare che i droni potrebbero essere utilizzati in modo molto più magico e affascinante rispetto a quanto sta avvenendo in troppi cieli.
Alla fine è il trionfo del bianco, che è sempre stato la nota distintiva delle creazioni di Daniele Finzi Pasca. Bianchi sono i costumi dei 12 performer, accolti con scroscianti applausi dagli spettatori, per un’ora e mezza proiettati in un mondo di sogno e fantasia, che sarebbe bello fosse regola e non eccezione.
Titizé è il nuovo spettacolo che Daniele Finzi Pasca con la sua Compagnia ha creato per Venezia. E Venezia infatti emerge in vari momenti. È la città dei canali, dell’acqua alta, delle maschere che si vedono sullo sfondo, di Vivaldi e la sua musica che risuona in modo certo non tradizionale. Ma è anche il Lido, con la sua spiaggia che per un momento si ricrea sul palcoscenico tra sdraio e delfini. E intanto il fluttuare della sirena evoca di nuovo l’acqua, elemento fondamentale per Venezia. Che è anche la location per matrimoni prestigiosi, dove c’è una sposa che si fa fotografare da uno spettatore.
Lo spettacolo Titizé – A Venetian Dream è stato ideato come progetto di rilancio internazionale del palcoscenico del Teatro Goldoni, che con i suoi 400 anni di storia risulta il più antico tra i teatri moderni tuttora in attività. E’ stata una scommessa portare in un teatro classico uno spettacolo così acrobatico che sfiora grandi altezze? La scommessa è sicuramente vinta. Lo dimostra il successo che ha avuto a Venezia al Goldoni e ora sta avendo su palcoscenici internazionali. A Milano appunto al Teatro Arcimboldi, accolto con estremo piacere dal pubblico.
(Nella foto una scena di Titizé A Venetian Dream)
Titizé A Venetian Dream
Scritto e diretto da Daniele Finzi Pasca
Una produzione di Compagnia Finzi Pasca, Fondazione Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale, Gli Ipocriti Melina Balsamo
musica, orchestrazione e sound design Maria Bonzanigo; Scenografia e Attrezzeria Hugo Gargiulo; Produttore Antonio Vergamini; Costumi Giovanna Buzzi; Scenografo Associato Matteo Verlicchi
interpreti: Gian Mattia Baldan, Andrea Cerrato, Francesco Lanciotti, Léa Kral, Luca Morrocchi, Gloria Ninamor, Caterina Pio, Rolando Tarquini, Micol Veglia, Leo Zappitelli
A Milano, TAM Teatro Arcimboldi, dal 17 al 19 giugno 2025, ore 21