25 aprile 1945: sono passati ottant’anni dal giorno che ha sancito la Liberazione dal nazifascismo. Un giorno dunque particolarmente significativo per il nostro Paese, anche se bisogna ammettere che c’è chi non sa bene perché si festeggi il 25 aprile. Noi vogliamo ricordarlo, sicuri che il ricordo sia importante perché non si renda mai più indispensabile un altro 25 aprile e quello che significa, naturalmente, come conquista della democrazia e della libertà da qualsiasi dominazione. Proponiamo un ricordo attraverso delle voci molto differenti, ma ugualmente rilevanti, che raccontano come si è arrivati al 25 aprile, attraverso la Resistenza. Le due voci differenti fanno emergere il ruolo fondamentale della Liberazione del nostro Paese.
La prima voce riguarda il teatro, dove proprio oggi va in scena al Teatro Carcano La Resistenza delle donne, tratto dall’omonimo libro di Benedetta Tobagi, pubblicato da Giulio Einaudi Editore.
«Lo spettacolo – si legge nella presentazione – dà voce e volto alle donne che furono protagoniste della Resistenza: prestando cure, combattendo in prima persona, rischiando la vita. A partire da una selezione di immagini fotografiche (individuate in collaborazione con l’Istituto per la Storia della Resistenza di Torino) e attingendo alla memorialistica e alle testimonianze, Benedetta Tobagi fa rivivere le storie di quelle donne troppo spesso dimenticate, in un reading teatrale che possiede il rigore della ricostruzione storica, ma anche una straordinaria passione civile». E aggiunge che «nel prendere posizione contro il nazifascismo le donne si trovano a sfidare pregiudizi e vincoli ben più antichi, spesso dolorosamente radicati dentro di loro, a ripensare cosa significhi essere donna, o madre, al significato delle relazioni d’amore e di cura».
Ugualmente una documentazione fotografica è alla base del libro “La Liberazione d’Italia. 80°” (Rodolfo Namias Editore). Realizzato grazie ai ricchissimi archivi fotografici di stato americani, polacchi e tedeschi, il volume racconta la Liberazione d’Italia offrendo uno sguardo a 360° che include la prospettiva degli Alleati e quella nazifascista, dalla sconfitta delle forze dell’Asse in Nord Africa fino alla completa liberazione del territorio italiano.
Con oltre 120 fotografie – di cui circa 40 inedite – e 212 pagine ricche di contenuti, il volume è scritto e curato dal giornalista Alessandro Luigi Perna, appassionato di storia contemporanea e politica estera, esperto di fotografia storica e di fotoreportage. Il libro nasce all’interno della collana editoriale Zoom Archives, diretta da Paolo Namias e curata dallo stesso Perna, ed è frutto della collaborazione con History & Photography – La Storia raccontata dalla Fotografia, progetto che coniuga editoria, mostre e didattica.
A corollario è importante ricordare degli eventi che consentono di capire il significato del 25 aprile. Aiuta in questo uno spettacolo in scena in questi mesi a teatro, Elena la matta con Paola Minaccioni.
(Nella foto tratta dal libro La Liberazione d’Italia 80°, la didascalia che l’accompagna “Le donne partigiane impegnate sul fronte di Castelluccio si rilassano in attesa del proprio turno per andare in pattuglia. Queste donne svolgono svariati tipi di compiti: spesso combattono, fanno commissioni, prestano primo soccorso e portano messaggi viaggiando da sole attraverso il territorio tedesco”. Nell’estate del 1944 la Resistenza ha un boom di militanti e mette in piedi una serie di Repubbliche autonome. Gli Anglo-Americani la considerano finalmente un partner quasi affidabile. Giocoforza che i Partigiani diventino l’obiettivo di un’infinità di azioni repressive nazi-fasciste. Cominciano anche le loro stragi di civili. 5 ottobre 1944. Castelluccio, Comune di Norcia, Perugia, Umbria, Italia; Autore Baker, 3131st Signal Photo Corps; Digitalizzazione di Signal Corps Archive © Courtesy U.S. Army Signal Corps / U.S. National Archives)