Analogico e non digitale: Antonio Schiavano per realizzare le immagini, risultato di elaborazioni di sue foto non si è affidato al digitale. Ha invece scelto dei procedimenti che rendono ogni immagine unica e irripetibile. Con interventi manuali ha realizzato delle immagini dall’alto valore artistico, capaci di suscitare più riflessioni. Alla galleria Art Studio San Lorenzo fino al 19 giugno è possibile vedere la mostra Riflessioni Fotomorfiche, che comprende due serie di immagini realizzate da Antonio Schiavano. Sono i due progetti, come si legge nella presentazione, «strettamente interconnessi, The Beauty and the Bane e Dysmorphia, che indagano il conflitto contemporaneo tra bellezza, identità e trasformazione. Il lavoro di Antonio Schiavano nasce come reazione al proprio percorso nella fotografia commerciale, in particolare nel settore della cosmetica, dove ha collaborato con noti brand per la realizzazione di campagne visive ad alto impatto estetico».
Rifiutando le bellezze patinate, protagoniste delle sue precedenti foto, ha dato il via a una trasformazione «grazie all’uso di oli, vernici, materiali abrasivi e interventi manuali incisivi. Ogni graffio, ogni segno, ogni alterazione diventa un atto di ribellione e al tempo stesso una rivelazione simbolica». E’ la serie Fotomorfie. Accanto al progetto The beauty and the Bane è la serie Dysmorphia, che lavora sui riflessi per sottolineare le ossessioni dei giovani che vedono dei difetti nel loro volto o nel fisico anche dove non ci sono.
Lontano dalla fotografia intesa come rappresentazione del reale, anche come esaltazione di questo, le immagini ottenute da Antonio Schiavano con questi segni analogici si presentano come uniche. Possono diventare anche opere da esporre in casa o in studi, con la certezza di attirare l’attenzione degli osservatori. Anche stimolare delle considerazioni e delle riflessioni, che sconfinano dall’opera stessa.
La mostra ha debuttato nello spazio di via Urbano III a Milano, presentata da un altrettanto famoso fotografo, come Riccardo Marcialis. Verrà poi esposta anche in altri spazi, in altre città.
(Nella foto, a destra Riccardo Marcialis, al centro Walter Mornata, fondatore con Francesco Bellesia della galleria Art Studio San Lorenzo, dove è esposta la mostra Riflessioni Fotomorfiche di Antonio Schiavano, qui a sinistra)