Al Teatro Arcimboldi La fille mal gardee balletto con Tam Ballet

La fille mal gardée, leggerezza, sorprese nel balletto con Tam Ballet

Una bella sorpresa. Non molto frequentato sui palcoscenici italiani, La fille mal gardée si è rivelato un balletto sorprendente. Perfetto incontro tra tecnica ed espressività con contorno di colore e atmosfere ben evocate, bei costumi, scenografie sfarzose ha conquistato il pubblico nell’unica data al TAM Teatro Arcimboldi, il 19 ottobre. Protagonisti sono i giovanissimi ballerini professionisti del Tam Ballet affiancati, nei ruoli principali, da Giordano Bozza, di origini italiane e dalla giapponese Ruika Yokoyama, primi ballerini del Thüringen Staatsballett di Gera, in Germania.

Nucleo centrale, in particolare nel primo e nel terzo atto, è la storia d’amore contrastata, più vicina a Goldoni, comunque, che a Romeo e Giulietta. Nel secondo atto è la danza stessa a conquistare il pubblico, con ampio spazio a ogni ballerino. Jeté e fouettés si moltiplicano, i pas a deux sono protagonisti, le piruettes sorprendono. Gli applausi convinti sottolineano (abbondantemente) ogni momento. E alla fine la danza diventa gitana, mentre il fondale si fa rosso come i costumi dei ballerini.

Con il primo atto siamo all’esterno della casa, occasione per scoprire l’amore di Lise per Colas, contrastato dalla madre Marcellina. Spinta da motivi economici quest’ultima (anzi quest’ultimo, perché a interpretarlo è un ballerino) è decisa ad accettare le profferte amorose di Michò, che spinge il giovane figlio Nikez a sposare Lise. Contrasti che in scena diventano passi di danza, espressione di sentimenti contrapposti, perché la madre si disinteressa dei sentimenti della figlia che con un taqueté dichiara la sua determinazione. Lei vuole Colas e non Nikez, che dai movimenti coreografici in scena non appare particolarmente interessato a Lise. Al terzo atto è demandata la soluzione, con l’amore che trionfa.

Con La fille mal gardée i sentimenti diventano coreografie, passi di danza capaci di raccontare. La bella regia di Caterina Calvino Prina rende la danza un linguaggio comprensibile a tutti (non succede sempre): i momenti buffi, gli imbarazzi, si scontrano con la voglia di non farsi calpestare, la determinazione ad affermare i propri sentimenti, anche con qualche piccolo inganno. A questo si contrappone la madre, interpretata da un ballerino con movimenti coreografici per nulla femminili, ma certo capaci di suscitare il sorriso del pubblico. E’ disinteresse nei confronti della figlia: i passi di danza provocano il divertito giudizio negativo.

A fare da ambientazione ai 32 ballerini del Tam Ballet sono le scenografie: tre atti, tre situazioni molto diverse, ma sempre sfarzose. I costumi, molto belli, sono pieni di colore, che contrappone anche Lise a Marcellina.

L’ambiente è agreste. Così, forse per la prima volta, in un balletto si vedono rastrelli, si prepara il burro, si fila il cotone, con contorno di nastri, fiori, ombrellini. Nel terzo atto invece siamo all’interno della casa, dove compare il notaio pronto a far firmare l’atto di matrimonio tra Lise e il non voluto Nikez.

Niente videomapping. L’effetto teatro classico, con le quinte, i fondali dipinti – niente rinunce in fatto di spettacolarità – ben corrisponde al balletto, che ha una lunga storia, anche travagliata, con più versioni. L’attuale si basa sulla musica di Peter Ludwig Hertel davvero bella, già nelle ouverture iniziali per continuare durante tutta la partitura. Eseguita dal vivo dall’Orchestra Filarmonica Italiana diretta dal Maestro Marco Dallara lascia anche lo spazio al pubblico per applaudire. Perché questa è una storia raccontata con la danza, ma è anche e soprattutto balletto che incanta: leggerezza, quasi volo, tecnica unita all’espressività. Per il pubblico sorrisi, spettacolo, allegria, sorprese, divertimento.

La fille mal gardée è il primo balletto del particolare cartellone di danza classica con abbonamento dedicato programmato al TAM Teatro Arcimboldi. La stagione 2025-2026 continua con dei classici. Il Lago dei Cigni sarà ugualmente proposto dalla giovane compagnia stabile TAM Ballet dell’Arcimboldi (10 e 11 gennaio 2026). Gli altri due balletti, Lo Schiaccianoci (6 e 7 dicembre) e La Bella Addormentata (25 e 26 aprile 2026), saranno proposti dall’Accademia Ucraina di Balletto, che, dall’ottobre 2020, ha trovato una seconda casa in TAM.