Once il musical al San Babila

Tutto è musica. In Una volta nella vita Once la musica rappresenta il motore dello spettacolo, nuovo, non tradizionale progetto della Compagnia della Rancia. Molto suonato da musicisti in scena, con tante canzoni, ha come protagonisti dei musicisti, di cui racconta la storia e i sogni. Ma la musica in questo spettacolo è anche l’occasione per i momenti che più fanno sorridere.

L’ambientazione irlandese appare subito chiara al pubblico, fin dal momento dell’ingresso in sala. Gli spettatori al Teatro San Babila a Milano sono accolti dalle musiche di stile irlandese. Coinvolti dai musicisti e dal loro entusiasmo, si sentono proiettati all’interno della storia. Che prende avvio sulla scena e che improvvisamente si anima, mentre alle spalle una mappa presenta la città di Dublino. Ed è una città che, grazie alle videoproiezioni Epson, prende vita nei luoghi e nelle luci, anche riproponendo alcuni angoli ambientazione del film. E’ un modo, racconta il regista Mauro Simone, per far camminare anche gli spettatori nei luoghi di Dublino dove si immagina prenda vita la storia.

È proprio nella capitale irlandese che vivono i protagonisti di Once. Lui è un musicista deciso a far produrre il suo primo disco. Canta canzoni dedicate alla ragazza che lo ha lasciato per cercare un suo futuro a New York. Intanto si è adattato a riparare aspirapolvere nel negozio del padre. Hooverman, si definisce scherzosamente. L’incontro con lei è quasi inevitabile, grazie a un aspirapolvere (meglio, lucidatrice) guasto. Anche lei è una musicista, grande pianista che sogna di avere un pianoforte tutto suo. In attesa che questo succeda suona quello nel negozio di un amico.

Lui irlandese, lei ceca con un accento che intende ricordare quello slavo occidentale. Vive a Dublino da alcuni anni, insieme alla figlia (il marito è lontano) e alla madre. A interpretarla è Francesca Taverni, che, oltre a percuotere uno strumento improvvisato, racconta una bella storia. È quella di un piccolo uomo, che vive in una piccola città: una storia da ascoltare con piacere, coinvolti dall’attrice dall’importante esperienza nel mondo musical. Cechi sono anche gli amici con cui lei vive. Ugualmente musicisti, caciaroni, sono grandi fan di Beautiful. È il loro modo per imparare l’inglese, mentre litigano su Ridge e Sally Spectra. La stravagante proprietaria della casa di moda concorrente della Forrester, quella di Ridge, è uscita di scena (per morte dell’attrice) nel 2007. Un indizio per nulla da trascurare perché il 2006 è l’anno del film Once a basso budget, all’origine del musical.

Stessa ambientazione, stesso spirito, sogni a base di musica, che ritma anche la voglia di amore, mentre rinuncia a inflessioni romantiche. E non è tutto, perché nel film l’attenzione all’aspetto musicale ha guidato la scelta di interpreti che fossero prima di tutto musicisti. E qui, in una scena sufficientemente spoglia in cui immaginare i diversi ambienti, sono 11 musicisti che suonano dal vivo strumenti differenti, oltre a rivestire ognuno un ruolo diverso. È il caso, tra gli altri di Matteo Volpotti, che, oltre a suonare la chitarra, è anche il direttore di banca, chiamato pomposamente banchiere. Un ruolo che riveste brillantemente. Ma ha dato anche un apporto più tecnico, curando la traduzione e l’adattamento delle liriche.

Lui, il ragazzo, come è semplicemente chiamato, è interpretato da Luca Gaudiano, cantautore, vincitore al Festival di Sanremo 2021 nella sezione Nuove Proposte. Una realtà che trasferisce agevolmente nel ruolo del cantautore di Once. Alla importante esperienza come cantante di lui corrisponde quella di lei, Jessica Lorusso, che ha partecipato anche a The Voice. È cantante e pianista, in grado di suonare in scena un brano di Mendelssohn. Perché tutto è musica.

(Nella foto di Giulia Marangoni una scena dal musical Una Volta nella Vita Once al Teatro San Babila, storia di musicisti, con musicisti in scena)

Una volta nella vita Once

Libretto Enda Walsh

Musiche e Liriche Glen Hansard & Markéta Irglová

Tratto dal film “Once” scritto e diretto da John Carney

Traduzione italiana Emma Ray Rieti

Traduzione e adattamento liriche italiane Matteo Volpotti

Regia Mauro Simone

Direzione Musicale Antonio Torella; Coreografie Gillian Bruce; Disegno Fonico Enrico Porcelli; Disegno Luci Valerio Tiberi; Scene Stefano Antozzi; Costumi Silvia Cerpolini e Fabio Cicolani

Con Ragazzo – LUCA GAUDIANO chitarra; Ragazza – JESSICA LORUSSO pianoforte; Baruska – FRANCESCA TAVERNI cajon, percussioni; Papà – MAURIZIO DESINAN chitarra, basso; Direttore di banca – MATTEO VOLPOTTI chitarra, mandolino; Billy – GIULIO BENVENUTI violoncello; Andrej – ANDREA LUTEROTTI banjo, melodica; Reza – MONJA MARRONE pianoforte, chitarra, ukulele, fisarmonica, percussioni; Eamon – NICCOLO’ MINONZIO violino; Ex ragazza – MIRIAM PILLA violino; Svec – ANDREA SALVADE’ fisarmonica, batteria

Partner tecnico Epson

Produzione Compagnia della Rancia su licenza di Music Theatre International

a Milano al Teatro San Babila fino al 4 dicembre 2022