Tendenza Clown, nuovo circo al Franco Parenti

Niente animali e non solo clown e in molti casi nemmeno il naso rosso. Invece tante emozioni e divertimento. Con queste premesse Tendenza Clown sta per invadere tutti gli spazi del Teatro Franco Parenti, rendendolo il villaggio del circo contemporaneo dal 20 al 25 settembre 2022.

Promosso da Circuito Claps permetterà di vedere 15 spettacoli, di cui cinque nuove produzioni, una prima nazionale, quattro prime regionali portate da 11 compagnie. Tra queste troviamo anche 12 clown protagonisti di sesso femminile, probabile ulteriore sorpresa per il pubblico. Sicuramente non l’unica, perché Tendenza Clown dimostra che il nuovo circo coinvolge molte discipline, come danza, performance, giocoleria, teatro, musica, canto, sempre proponendosi di fondere poesia e comicità, in nome di una allegria mai fine a se stessa e invece capace di trasportare lo spettatore in mondi tutti da scoprire. Anche per riflettere.

Gli spettatori potranno scoprire che il circo non conosce età. Né per quanto riguarda il pubblico: di tutte le età, appunto. Nemmeno per quanto riguarda gli artisti. Così ad aprire il festival, giovedì 22 in Sala Grande alle 21 è Leo Bassi con la sua nuova produzione dal titolo 70 anni, indice anche della sua età.

Tendenza clown è ben oltre i clown. Così il pubblico potrà essere coinvolto in uno spettacolo di teatro fisico e canto armonizzato. Con On Air, sabato 24 alle 22.30 nel foyer, Le radiose portano gli spettatori in un mondo dove protagonista è una radio che nulla ha di tradizionale. Ci si potrà divertire con veri atleti impegnati su palo cinese e bascula, ma anche battute tutte da ridere, con Gregarious, il 24 e il 25 ai Bagni Misteriosi. Altri virtuosismi di giocoleria sono assicurati con Gibbon (sabato 24, ore 21, Sala Grande), mentre con Rex (domenica 25, ore 18, Sala Grande) l’ispirazione viene dall’inventore Nikola Tesla: folli invenzioni con esplosioni (ma anche comicità) assicurate.

Tendenza clown è anche la dimostrazione di come, in nome dell’arte, ci si possa incontrare, pur venendo da Paesi lontani. È il caso della compagnia Intrepidus composta da artisti francesi, italiani, messicani, uruguaiani. Con Stek, domenica 26 alle 17.15 nel foyer, raccontano la strada attraverso danza, teatro, acrobazie, musica, giocoleria. E si può divertire anche presentandosi in frac nero, bombetta, scarpe bianco-nere e bretelle. È la Mabo Band (nella foto) con tre clown musicisti, che divertono il pubblico con le loro incursioni a sorpresa On the road. E non è tutto, perché tanti altri sono gli spettacoli, tutti da scoprire.

Il festival è, insieme, l’occasione per seguire stage, come Il clown ovvero la grandezza del fallimento condotto dalla clownessa Hélène Gustin. O ancora, attraverso la lezione-incontro La signora dal naso rosso, si può scoprire chi era Annie Fratellini, figura moderna del clown al femminile. Per i ragazzi invece è possibile partecipare a un laboratorio e apprendere le tecniche di base per realizzare un breve film. Questo si potrà vedere a fine festival, insieme alla proiezione di due film di Buster Keaton.

Dunque, circo e divertimento anche senza naso rosso.