Triennale Milano Teatro stagione 2022

L’internazionalità, l’attenzione ai giovani, la multidisciplinarità con un ruolo importante della musica. Così si caratterizzano questi ultimi mesi della stagione 2022 di Triennale Milano Teatro, dal 18 ottobre al 17 dicembre. «E’ una stagione – annuncia il Presidente di Triennale Milano Stefano Boeri – parte integrante della programmazione di Triennale Milano. Attraverso il lavoro e la ricerca di artisti, coreografi, registi, musicisti, offre prospettive e spunti inediti che si intrecciano ai temi del mistero e dell’ignoto che sono al centro della 23a Esposizione Internazionale».

Con il titolo Lo sguardo sul mondo offre proposte provenienti da geografie diverse. Si va dall’Ungheria di Kornél Mundruczó / Proton Theatre alla Francia (e alla Spagna) di François Chaignaud e Nino Laisné. E ancora, dal Giappone di Saburo Teshigawara e Rihoko Sato agli Stati Uniti di Trajal Harrell, fino all’Italia di Deflorian/Tagliarini, Valentino Villa e Michele Di Stefano con i suoi mk.

Ad aprire il 18 ottobre (fino al 20) è Romances inciertos, un autre Orlando di François Chaignaud e Nino Laisné, mosaico di musiche, canti e danze, sospeso tra concerto, balletto d’opera ed esibizione vocale. È interpretato in tre figure androgine da Chaignaud e accompagnato dalla musica live di quattro solisti barocchi. Dal 19 al 23 ottobre Daria Deflorian e Antonio Tagliarini (artisti associati di Triennale Milano Teatro per il triennio 2022-2024) con la performance Sovrimpressioni completano il loro viaggio intorno al film Ginger e Fred di Federico Fellini. E’ una riflessione dolce sulla fragilità umana che riesce a restituirci tutta la magia del cinema del grande maestro.

Questa è anche la seconda stagione che coinvolge Romeo Castellucci in veste di Grand Invité di Triennale Milano (per il quadriennio 2021-2024). Sono due gli appuntamenti che vedono protagonista il regista, uno dei più importanti artisti viventi, con la curatela di un inedito palinsesto dedicato alla settima arte e la nuova installazione realizzata all’interno della 23a Esposizione Internazionale Unknown Unknowns. An Introduction to Mysteries. Dal 5 al 20 novembre curato da Romeo Castellucci è EL, lavoro realizzato per la 23ª Esposizione Internazionale che si pone in dialogo con domani, l’azione performativa presentata a maggio come anticipazione dell’Esposizione stessa. Con il nuovo lavoro l’artista interroga l’ignoto attraverso un’installazione in cui l’elemento meccanico si sostituisce completamente a quello umano.

Arriva per la prima volta a Milano il 26 e 27 novembre grazie a Triennale Milano Teatro il Proton Theatre guidato da Kornél Mundruczó, tra i più interessanti protagonisti della scena teatrale europea e internazionale. Il suo Winterreise è un potente intreccio di drammaturgia, film e musica che racconta il dolore esistenziale di un’umanità dimenticata, rappresentando la dignità degli ultimi.

A chiudere, dal 15 al 17 dicembre, è Dancer of the Year, lo spettacolo culto che ha consacrato a livello internazionale il talento di Trajal Harrell, tra i più ammirati e celebrati protagonisti della scena mondiale, che reimmagina la storia della danza contemporanea attraverso coreografie trasgressivamente originali. Dà così vita a una profonda riflessione sul valore della danza come pratica artistica.

Inoltre, attività parallele e complementari destinate a un ampio pubblico di appassionati, come di chi si avvicina per la prima volta al teatro.

Per il superamento delle barriere sia fisiche che legate alla fruizione di spettacoli, esposizioni ed eventi, Triennale Milano Teatro ha studiato delle azioni specifiche. Sono audiodescrizioni, visite tattili e sovratitoli in doppia lingua (italiano e inglese), per rispondere alle esigenze delle persone sorde e ipoacusiche.

L’attività di Triennale Milano Teatro proseguirà nel 2023, dall’11 febbraio all’11 maggio, con la sesta edizione di FOG Triennale Milano Performing Arts.

(nella foto di Greta De Lazzaris, una scena di Sovrimpressioni, liberamente ispirato al film Ginger e Fred di Federico Fellini, 1986, secondo il progetto di e con Daria Deflorian, Antonio Tagliarini, in programma dal 19 al 23 ottobre 2022 a Triennale Milano Teatro)