Ulisse la spettacolare visione di Giuliano Peparini

Itaca è tra le mete indicate sul pannello pubblicitario. Siamo all’aeroporto, dove Giuliano Peparini ha ambientato il suo Ulisse L’ultima Odissea. Già entrando in sala al Teatro Arcimboldi Milano, sipario aperto, si ha la sensazione di grandiosità. Al centro, a sormontare la sala d’aspetto dell’aeroporto, piena di luce, è il pannello dove dovrebbero scorrere gli orari di partenza. Lo spettacolo sta per iniziare.

Promesse mantenute: con Ulisse L’ultima Odissea va in scena la spettacolarità. Il racconto di Ulisse scorre tra suoni, coreografie, musica, parole che mantengono la maestosità di questo, che è certamente un mito. Della nostra storia, che coinvolge fin dalla scuola, della letteratura. Anche dello spettacolo, perché portato più volte a teatro in versioni sempre diverse. In questo caso siamo tra passato e contemporaneo, con l’irrompere sul palco di businessmen con trolley nero. È una sala d’aspetto di un aeroporto, dove Ulisse è bloccato, in attesa che sul pannello compaia l’indicazione del suo volo.

Intanto i ricordi prendono vita tra avventure, inganni, voglia di conoscere, passioni, nostalgie. Diventano l’incontro con ciò che Omero ha raccontato, da Polifemo a Circe, con i compagni di Ulisse con maschera di maiale in volto, causa trasformazione. L’incontro con le Sirene è occasione di fantastiche evoluzioni su un palo come una fuga dal canto ammaliatore delle Sirene. Scilla e Cariddi sembrano prendere vita, ennesima difficoltà da affrontare. E’ anche il racconto dell’inganno, con il cavallo disegnato sul pannello di controllo, che lascia il posto alle fiamme che avvolgono Troia.

Tutto lo spettacolo prevede più piani d’azione con lo schermo che ricostruisce le varie ambientazioni, la tempesta, il mare. Disegna le atmosfere avverse, ma è anche promessa di futuro diverso.

Il palcoscenico si riempie di performers, un centinaio tra attori e allievi e allieve dell’Accademia d’Arte del Dramma Antico che diventano i tanti compagni di Ulisse (Giuseppe Sartori). È uno spettacolo pieno di fascino, con sorprese continue, che coinvolgono il palcoscenico, su più piani, lo schermo con le proiezioni, ma anche la platea, per raccontare i diversi momenti di una storia ben conosciuta, che travolge Odisseo, mitico personaggio sempre attuale per le tante traversie che deve affrontare. Non Circe, ma certo problemi, difficoltà, voglia di sopravvivere, di raggiungere traguardi sognati riguardano tutti. Così anche i businessmen bloccati in aeroporto si trasformano, coinvolti in storie che Omero ha reso mitiche. Storie che possono evocare quelle vissute da tanti, anche ai nostri giorni. Si può pensare alle difficoltà – economiche, sociali, di guerra, oppressione, violenza, libertà negata – di chi ricorda, mentre sogna di raggiungere una meta, che consenta di superare quelle difficoltà.

Pensieri, certo, ma questo è un grande spettacolo che conquista il palcoscenico per il gran numero di attori e performer coinvolti. Insieme conquista il pubblico con continue sorprese e continui nuovi elementi di attrazione.

(Nella foto di Franca Centaro, un momento di Ulisse L’ultima Odissea, lo spettacolo ideato e diretto da Giuliano Peparini)

Qui le indicazioni con anticipazioni al momento del debutto a fine giugno 2023 e il cast.