Carlo Buccirosso e L’erba del vicino è sempre…

Musica inquietante, buco nella vetrata, lampi, tappeto arrotolato da cui sbucano dei piedi. Che cosa è successo in casa di Mario Martusciello (Carlo Buccirosso), che oltretutto farfuglia (e non solo)? Se lo chiede all’inizio anche il rider che è venuto a consegnare il «giapponese». Siamo all’oggi immaginato in L’erba del vicino è sempre più verde! ora a Milano al Teatro Manzoni.

Rewind. La parlata torna normale, la vetrata non ha più il buco. Con un meccanismo preso a prestito dal cinema il «nastro» si riavvolge e torniamo al giorno prima. Tutti – in scena e in platea – si ritrovano impegnati nel tentativo di capire che cosa è successo e soprattutto di chi sono quei piedi che spuntano dal tappeto avvoltolato.

Ora sono tanti in scena. C’è il vicino del piano di sotto Lorenzo (Peppe Miale), di cui Mario è diventato molto amico. Con lui c’è Lucia (Elvira Zingone), influencer con il compito, secondo le intenzioni di Lorenzo, di ammaliare Mario. Che vede nella moglie Margherita (Maria Bolignano) il problema maggiore: non la sopporta più e vorrebbe liberarsene. Ma la parentela – quasi intrusi – è più ampia, con la cognata Teresa (Fiorella Zullo), oltre a Rosa, sorella di Mario (Donatella de Felice). Quali sono i rapporti tra loro?

La pièce mixa thriller e commedia, brividi e risate, momenti canori e battute, uniti a più interrogativi. E con tante citazioni, spesso inattese, che è divertente cogliere. Si va da Gli Uccelli di Hitchcock, come tentativo di spiegare il buco nella vetrata, ad Hansel e Gretel. E le citazioni musicali: Bruno Martino e i Neri per caso, di cui Carlo Buccirosso tenta di replicare il canto a cappella con l’Ave Maria. Ed è una commedia innaffiata non con cocktail o spumanti, ma con tisane: allo zenzero, alla curcuma, al prezzemolo, alla cicuta. Che per chi ricorda Socrate è chiara prova che la storia si sta tingendo di giallo. Con un ritmo incalzante e una successione di battute, disarmanti, inattese, che spesso fanno leva su temi popolari. Insieme si affaccia la scoperta che nulla è come sembra. Nemmeno lo sono i buoni e i cattivi.

In una bella scenografia che ricostruisce un appartamento stile loft, in cui si è rifugiato il protagonista, con al centro un letto su un piccolo soppalco, si muovono i diversi personaggi. Compreso il fattorino, in chiave di tormentone, che si ripresenta nei momenti più inopportuni e diverte conquistando il pubblico (Fabrizio Miano). Come diverte Carlo Buccirosso credibile nel tratteggiare un personaggio pavido, desideroso di dare una svolta alla propria vita. Insieme capace di tante battute e di farfugliare in modo buffo per tutta la prima scena. Così, sono i particolari che danno il tocco distintivo alla pièce, permettendo di sorvolare su alcuni aspetti. Resta viva la domanda “di chi sono quei piedi”: troverà una risposta?

(Nella foto di Gilda Valenza, da sinistra Fiorella Zullo, Maria Bolignano, Carlo Buccirosso in L’erba del vicino è sempre più verde!)

L’erba del vicino è sempre più verde!

scritto e diretto da Carlo Buccirosso

Personaggi e interpreti: Mario Martusciello – Carlo Buccirosso; Fattorino – Fabrizio Miano; Rosa, sorella di Mario Martusciello – Donatella de Felice; Lorenzo, vicino di casa – Peppe Miale; Lucia, influencer – Elvira Zingone; Margherita, moglie di Mario Martusciello – Maria Bolignano; Teresa, sorella di Margherita – Fiorella Zullo

scene Gilda Cerullo e Renato Lori; costumi Zaira de Vincentiis; disegno luci Luigi Della Monica; musiche Cosimo Lombardi; aiuto regia Fabrizio Miano

prduzione Ente Teatro Cronaca Vesuvioteatro e A.G. Spettacoli

a Milano, Teatro Manzoni, dal 2 al 14 maggio 2023 (feriali ore 20,45 – domenica ore 15,30; sabato 13 maggio ore 15,30 e 20,45)