Closer tra sesso e menzogne al Filodrammatici

Un triangolo a quattro lati. Perché questo triangolo, questi triangoli, con combinazioni sempre diverse, coinvolgono tutti e quattro i personaggi di Closer, ora a Milano al Teatro Filodrammatici. A incrociarsi, tra sesso e menzogne, sono le vite di Larry, medico dermatologo (Davide Cirri); Anna, fotografa (Eletta Del Castillo); Dan, giornalista specializzato in necrologi (Fabrizio Falco); Alice, americana a Londra che lavora in uno strip club (Francesca Paola Frasca).

Lui e lei si guardano. Sono Dan e Alice, che è stata investita mentre attraversava la strada. È un po’ acciaccata con le calze rotte e Dan l’ha portato in ospedale. Dialogo e qualche particolare permettono di immaginarne l’ambientazione. Non la scenografia, totalmente assente, come altri elementi di scena. Assente durante tutto lo spettacolo, con gli attori che si muovono su un palco vuoto. Da riempire con l’immaginazione grazie a dialoghi, piccoli indizi, rumori. E’ il fascino di questa messinscena, che si discosta dal copione di Patrick Marber, molto ricco di descrizioni e precisazioni nelle dida. E’ il fascino di tutto lo spettacolo costruito dal regista Fabrizio Falco, invece aderente nei dialoghi al copione dell’autore.

Ancora l’immaginazione è chiamata in causa nella seconda scena. Quando Dan va da Anna sentiamo dei clic decisamente rumorosi, accompagnati dai movimenti di lei, molto ampi a ricostruire un’inquadratura per farci intuire che lei è una fotografa. E ancor più nella scena successiva, quando si intrecciano menzogne ed espressioni crude, degne di una storia porno. Dan ha deciso di ingannare il medico Larry chattando con lui, fingendosi Anna. Sentiamo il ticchettio della tastiera, le voci meccaniche dei due, mentre vediamo in scena Larry e Anna. Ma questo è menzogna, inganno, perché a chattare con Larry non è Anna e Dan lo conduce sul filo di un erotismo molto spinto. Al punto da affibbiare a Larry il nomignolo di 23 cm. E’ menzogna, sesso, inganno, a rendere decisamente più intricate le vite dei quattro.

Con lo scorrere dei mesi e degli anni, scanditi dai cambi di luce, in Closer i quattro si incrociano più e più volte. Mentono, si ingannano, vivono il sesso con tutta l’intensità possibile. Quasi come conseguenza le due ragazze dicono degli altri due: «Non amano noi, ma amano come li facciamo sentire».

È una menzogna anche nei confronti del pubblico, che può comprendere gran parte delle azioni, ma è totalmente disarmato davanti a quella che è una vera sorpresa. La si intuisce alla fine di Closer, ma più indizi si sono rincorsi durante tutta la pièce.

Se la scenografia è totalmente assente si parla però di un luogo a Londra poco turistico. E’ Postman’s Park, un parco dove sono le lapidi per ricordare persone che hanno sacrificato la propria vita per salvare altri. Qui c’è anche la lapide di una ragazza che il 24 aprile 1884 si sacrificò per salvare tre bambini da un incendio.

La messinscena di Closer chiede la complicità del pubblico, invitato ogni momento a immaginare i contorni, la scenografia, mai ricostruita sul palco. E invece da ricostruire per gli spettatori con l’immaginazione. Il risultato è uno spettacolo che, pur raccontando la medesima storia, è completamente diverso dall’edizione vista a teatro una decina di anni fa. Molto diverso, naturalmente, anche dal Closer visto al cinema, tratto dalla commedia di Patrick Marber. Ma questo è il fascino del teatro, che non concede agli spettatori di abbandonarsi semplicemente alla storia. Qui a catturarli e affascinarli collabora la bella regia di Fabrizio Falco e l’ottima prova dei quattro attori.

(nella foto di Rosellina Garbo, Eletta Del Castillo e Fabrizio Falco nei ruoli di Anna e Dan, in Closer al Teatro Filodrammatici)

Closer

di Patrick Marber

Personaggi e interpreti: Alice: Paola Francesca Frasca; Dan: Fabrizio Falco; Larry: Davide Cirri; Anna: Eletta Del Castillo

Regia: Fabrizio Falco

Produzione: Teatro Biondo Palermo / Associazione Casa del Contemporaneo di Salerno

a Milano, Teatro Filodrammatici (piazza Paolo Ferrari 6), dal 7 al 12 febbraio 2023 (martedì/giovedì/venerdì/sabato: ore 21.00; mercoledì: ore 19.30; domenica: ore 16.00)