Giorgio Marchesi dà vita a Il fu Mattia Pascal

Un attore, un musicista e Il fu Mattia Pascal diventa protagonista. Attraverso le parole di Giorgio Marchesi sul palcoscenico del Teatro San Babila la storia raccontata da Pirandello prende vita. Giorgio Marchesi usa la voce con tutti i possibili cambi di intonazione, accenna qualche passo di danza, occupa tutta la scena. E spesso si rivolge a Raffaele Toninelli, il musicista che sul contrabbasso a volte suona, altre volte ricrea l’atmosfera attraverso dei rumori sullo strumento. Insieme Raffaele Toninelli ha un ruolo all’interno della storia: è Roberto, fratello di Mattia Pascal.

All’inizio Giorgio Marchesi è in elegante frac bianco: è il compassato Mattia Pascal, gaudente per volontà sua, stressato per volontà altrui. Quando il caso gli offre la possibilità di cambiare vita e diventare Adriano Meis anche l’abbigliamento cambia: meno stiloso e più allegro, a strisce colorate. Per il protagonista è la riconquistata libertà, lontano dai problemi. Attraverso le parole di Giorgio Marchesi Adriana Meis percorre l’Italia, arrivando fino a Montecarlo e Nizza. Assume gli accenti che l’identità del momento richiede, dal torinese fino al toscano e la storia procede.

«Una delle poche cose, anzi forse l’unica che io sapessi di certo era questa: che mi chiamavo Mattia Pascal». Con queste parole inizia il romanzo di Luigi Pirandello. Sono le parole che troviamo pronunciate da Giorgio Marchesi, dopo una introduzione che preannuncia l’incredibile storia che sta per prendere vita. Poi naturalmente è più un riassunto della storia, ma corrispondente a quanto scritto da Pirandello.

Attraverso le parole entrano in scena i vari, tanti personaggi, si percorrono strade, si scoprono luoghi ed eventi. Così il romanzo assume la dimensione di spettacolo. Un gran bello spettacolo, in grado di catturare l’attenzione del pubblico e affascinarlo, grazie alla modalità con cui questa incredibile storia viene raccontata. Piena di vita e di passione. Anche in grado di invogliare a leggere il romanzo di Pirandello. E certo in grado di suscitare alcune riflessioni unite a interrogativi. Perché a molti può venire l’idea di cambiare radicalmente vita: farsi dimenticare e assumere una nuova identità. Ma è davvero possibile? Non pensiamo a spazi virtuali e sociali: nella vita reale è possibile?

(Nella foto di Tiziano Ionta, da destra Giorgio Marchesi e Raffaele Toninelli in Il fu Mattia Pascal al Teatro San Babila)

Il fu Mattia Pascal

dal romanzo di Luigi Pirandello

con Giorgio Marchesi

musiche scritte e eseguite dal vivo da Raffaele Toninelli

regia Giorgio Marchesi e Simonetta Solder

foto di scena Tiziano Ionta

a Milano al Teatro San Babila, 4 e 5 marzo 2023