Immersioni 2023, il festival che dà voce alle periferie

Nasce dalla volontà di immergersi nella realtà delle periferie di Milano attraverso il mezzo espressivo teatrale. E’ Immersioni, il festival in programma a Milano dal 6 al 10 settembre al Piccolo Teatro di Milano, che lo coproduce insieme a mare culturale urbano, con la direzione artistica di Andrea Capaldi.

Al centro del festival Immersioni è il progetto Indagine Milano 2023 che porta al Teatro Studio Melato le performance nate dall’incontro con realtà di quattro quartieri periferici di Milano. A Quarto Oggiaro, lavorando nel cortile di una casa popolare, è nata la performance Persona Unica di Carolina Balucani e Arianna Lodeserto con tema l’infanzia. I 12 bambini che sono stati coinvolti, insieme a 16 adulti di via Cogne, verranno portati a teatro a vedere lo spettacolo realizzato. Il tema dell’incertezza e della mortalità è stato affrontato a Chinatown con Chinese Never Die di XLee.

Una frase che siamo abituati a vedere spesso, Stiamo lavorando per voi Ci scusiamo per il disagio dà il titolo al progetto di Claudio Larena nato a Lambrate. Qui è stato aperto un cantiere finto, che, proprio per questo, continuava a trasformarsi. Proponendosi di rispondere alla domanda «che cosa stiamo perdendo» ad Affori sono state interrogate delle persone anziane. Con loro è nato il progetto Tutte le immagini scompariranno di FanniBanni’s.

Questi quattro progetti vengono presentati il 7 e l’8 settembre al Piccolo Teatro Studio Melato. Possono anche essere visti in maratona sabato 9 settembre con inizio alle ore 17. Il giorno dopo, domenica 10, dalle ore 19, in maratona vengono riproposti i quattro progetti al centro del festival Immersioni dello scorso anno 2022. Avevano coinvolto i quartieri di Niguarda, Giambellino, Calvairate, Baggio.

È invece alla Scatola Magica al Teatro Strehler, con ingresso tutti i giorni nel pomeriggio l’installazione Oso. Fuori dagli schemi è nata dalla collaborazione con il MIX Festival di cinema LGBTQ+ – novità di questa seconda edizione di Immersioni -, che ha coinvolto il quartiere Nolo. Sulla nuova drammaturgia LGBTQI+ è il premio Carlo Annoni, di cui il 10 settembre alle ore 10:45 è in programma la premiazione.

Oltre alle performance, esito delle residenze, il festival Immersioni prevede anche tanti altri momenti di spettacolo. L’inizio è affidato a Serena Sinigaglia, con la partecipazione straordinaria di Lella Costa per raccontare l’esperienza di arte partecipata El nost Milan (6.9, ore 19.30, Studio Melato). L’attenzione alle donne e al femminile emerge in due appuntamenti. Il 6 e 7 settembre al Teatro Grassi è in programma Un’ultima cosa Cinque invettive, sette donne e un funerale di e con Concita De Gregorio e la voce di Erica Mou. Al centro cinque donne poco prima di morire. Sono Dora Maar, Amelia Rosselli, Carol Rama, Vivian Maier, Lisetta Carmi. È l’unico spettacolo a pagamento. Con l’intento di superare gli stereotipi dei personaggi femminili in teatro e al cinema è Vedere è potere Drammaturgie oltre gli stereotipi cercasi a cura di Amleta (9 settembre al Teatro Grassi).

Tra parole e immagini è il progetto #ITALIANSTORIES live con cui dei giovani autori hanno raccontato un luogo o un paesaggio di una regione italiana.

Inoltre, la camminata coreografata di sei ore Endless a cura di Chiara Taviani, per sottolineare la resistenza come modo di stare al mondo senza lasciarsi sopraffare dagli ostacoli della vita (10.9). A completare il programma, un piccolo bar tutte le sere dalle 18 alle 24. Infine una grande festa con dj set e musica anni 80 e 90. È in programma sul sagrato del Teatro Strehler alle ore 21:30 sabato 9 settembre.

Con il festival Immersioni si sviluppa dunque in molti modi l’intenzione di coinvolgere le periferie, rendendone protagonisti gli abitanti e avvicinandoli al processo creativo. Portandoli infine a teatro a cogliere le infinite modalità in cui si declina lo spettacolo dal vivo. Una occasione di scoperta per gli abitanti di questi quartieri periferici, ma anche più in generale per chi abita la città. E tutto con ingresso gratuito. Unica eccezione lo spettacolo Un’ultima cosa (15€).

(Nella foto, il cortile a Quarto Oggiaro, dove giocano i bambini. L’incontro ha dato vita alla performance Persona unica)