Lac di Lugano, stagione 2022-2023

16 produzioni caratterizzano la stagione 2022-2023 di Lac, il Teatro di Lugano. E proprio una produzione segna l’inizio il 2 settembre. E’ La Traviata di Verdi, in prima assoluta, con direzione musicale di Markus Poschner e regia di Carmelo Rifici, anche direttore artistico del Teatro Lac di Lugano.

La stagione prevede 70 spettacoli per 128 alzate di sipario. La luce dell’ombra, il titolo scelto, «suggerisce un’evoluzione, evoca un cambio, un mutamento. I mutamenti di paradigma segnano il passo delle rivoluzioni scientifiche. A loro sono riconducibili le fasi che determinano le evoluzioni storiche delle discipline, tema che sottende l’intera stagione».

Tra le tante produzioni Lac debutta in prima assoluta Processo Galileo, scritto da Angela Dematté e Fabrizio Sinisi e diretto da Carmelo Rifici e Andrea De Rosa. Protagonisti sono Luca Lazzareschi e Milvia Marigliano: due drammaturghi e due registi uniti da una sfida artistica e produttiva inedita nel panorama teatrale (8 e 9 novembre). Alla sua terza regia pasoliniana, Fabio Condemi si misura, il 23 e 24 novembre, con Calderón di Pier Paolo Pasolini, a cui si accompagnano vari incontri.

Dal 17 al 23 settembre Daniele Finzi Pasca porta Nuda in Sala Teatro al Lac di Lugano. Scritto da Lina Prosa, prima autrice italiana messa in scena dalla Comédie Française, Ulisse Artico racconta in chiave contemporanea le gesta di Ulisse e sancisce la profonda amicizia tra Carmelo Rifici, che lo dirige, e Giovanni Crippa, che ne è l’interprete (7 e 8 febbraio 2023).

Menzione speciale come Regista Under 30 della Biennale Teatro di Venezia, Giovanni Ortoleva si misura con La dodicesima notte (o quello che volete) di William Shakespeare, tradotto dal drammaturgo Federico Bellini (debutto assoluto 28.02 e 1.03). Dopo il successo della scorsa stagione, torna Eutopia, la creazione più recente di Trickster-p, che esplora un diverso paradigma del ‘fare insieme’ attraverso un approccio ludico e multisensoriale (Teatrostudio, dal 22 al 26 marzo). Manuel Agnelli diretto da Valter Malosti arriva in scena con Lazarus, versione italiana dell’opera rock scritta da David Bowie e dal drammaturgo inglese Enda Walsh (dal 18 al 20 maggio).

Ugualmente molto numerose sono le ospitalità con grandi nomi della scena teatrale. Elio Germano è il protagonista di Paradiso XXXIII (15 e 16 ottobre), ispirato all’ultima cantica del Paradiso dantesco, in cui è accompagnato dalla drammaturgia sonora di Teho Teardo. Gioele Dix porta gli spettatori nell’atmosfera di Dino Buzzati (13 e 14 dicembre). Filippo Dini il 21 e 22 dicembre dirige e interpreta – accompagnato da 14 attori – Il crogiuolo, uno dei testi meno affrontati e più crudi di Arthur Miller. Gabriele Lavia è il protagonista de Il berretto a sonagli di Pirandello.

Dal 2 al 5 febbraio, Stefano Accorsi è protagonista di AZUL – Gioia, Furia, Fede y Eterno Amor, diretto da Daniele Finzi Pasca, anche autore del testo: quattro amici, accomunati dalla folle passione per il gioco del calcio, fanno i conti con le loro vite, provando a ricostruire la loro serenità. Al femminile, invece, con Laura Marinoni ed Elisabetta Pozzi, dirette da Davide Livermore (14 e 15 febbraio) è Maria Stuarda di Friedrich Schiller, in cui, di sera in sera le due attrici si scambiano i ruoli della scozzese Maria Stuarda e sua cugina Elisabetta I d’Inghilterra. Altra incursione nel classico con Riccardo III di Shakespeare (5 e 6 aprile), che vede in scena Paolo Pierobon diretto da Kriszta Székely, giovane regista ungherese, artista associata al Teatro Nazionale Torinese. Ancora ad aprile (25 e 26) due attrici come Maria Paiato e Mariangela Granelli conquistano il pubblico con Boston Marriage, opera teatrale di David Mamet.

Lella Costa ed Elia Schilton sono invece i protagonisti di Le nostre anime di notte (18 e 19.03), dopo il debutto a novembre al Carcano.

A completare il cartellone del Lac di Lugano sono i tanti spettacoli di danza, dal classico al contemporaneo, di rilievo internazionale; i focus sulla regia internazionale con la cilena Manuela Infante, lo svizzero Milo Rau, l’ungherese Kriszta Székely.

Ugualmente molto ampio lo spazio dedicato al contemporaneo. Tra i tanti, Daniele Timpano ed Elvira Frosini portano in scena il dittatore rumeno Nicolae Ceaușescu e moglie (sa 12.11) con Gli sposi – Romanian tragedy, testo del pluripremiato drammaturgo francese David Lescot. Emanuele Aldrovandi torna a Lugano con L’estinzione della razza umana (20.12). Filippo Nigro è il protagonista (8.03) di Every Brilliant Thing, testo del britannico Duncan Macmillan sul tema della depressione. Giacomo Bisordi (16.03) dirige Peng, commedia che il tedesco Maryus Von Mayenburg scrisse all’indomani dell’elezione di Donald Trump a presidente degli Stati Uniti. Luca Spadaro prosegue il suo percorso di studio e ricerca su Harold Pinter dirigendo Ceneri alle ceneri (da 31 marzo al 2 aprile).

Sul fronte della musica sono in programma i concerti di Jack Savoretti (16.12), Angelo Branduardi, Massimo Ranieri, Noa, il Gospel. A completare questa sezione, La spada nella roccia il musical (27 e 28.12), Slava’s Snowshow, mentre i Legnanesi portano Liberi di sognare (dal 28 al 30.4). Il 28 e 29 gennaio 2023 si ride invece con Teresa Mannino impegnata in Il giaguaro mi guarda storto.

 

(Nella foto di Kaupo Kikkas l’Orchestra della Svizzera italiana, impegnata ne La Traviata in apertura di stagione, fotografata di fronte al Lac, il Teatro di Lugano nella bella piazza Bernardino Luini che fronteggia il lago)