alle Gallerie d’Italia Milano mostra sulla Nuova Arte degli Anni 60 e Omaggio a Robert Rauschenberg

Robert Rauschenberg e l’arte anni ‘60 alle Gallerie d’Italia Milano

L’arte anni ‘60 con Robert Rauschenberg sono al centro della mostra “Una collezione inattesa” a cura di Luca Massimo Barbero alle Gallerie d’Italia Milano fino al 5 ottobre. Con il sottotitolo “La Nuova Arte degli Anni Sessanta e un Omaggio a Robert Rauschenberg”, la mostra punta l’attenzione sullo «scambio sia concettuale che pittorico – come si legge nella presentazione -, che ha caratterizzato gli anni ‘60, mettendo in relazione le esperienze artistiche dei due continenti».

Proprio gli anni ‘60 infatti segnano un ribaltamento tra il primato europeo e quello americano. Così la mostra alle Gallerie d’Italia Milano ha un nucleo centrale, posto al centro della sala, dedicato a Robert Rauschenberg. È proprio lui il primo artista americano che nel 1964 vince il Gran Premio alla Biennale di Venezia, decretando così una svolta nella percezione dell’arte contemporanea. L’omaggio a Robert Rauschenberg coincide con i 100 anni dalla sua nascita, celebrati esponendo al pubblico per la prima volta l’intero nucleo di sue opere proveniente dalle Collezioni Luigi e Peppino Agrati.

La mostra è dunque anche una dimostrazione del rilievo che ha nel nostro Paese il collezionismo. Il ciclo di opere esposte alle Gallerie d’Italia provengono infatti dalla Collezione Luigi e Peppino Agrati, oggi parte del patrimonio artistico della Banca Intesa San Paolo. E’ dunque una nuova tappa della valorizzazione della Collezione, dopo quella vista nel 2023 dal titolo “Una collezione inattesa. Viaggio nel contemporaneo tra pittura e scultura”.

Così ora girando nelle sale si possono vedere le tre serie di 10 serigrafie originali di Andy Warhol dal titolo Marilyn, Electric Chairs e Mao Tse-Tung. Tra le oltre 60 esposte, ci sono opere di Basquiat e di Roy Lichtenstein, che hanno una chiara impronta dell’artista newyorchese, ma non sono quelle più viste. Perché la Collezione Luigi e Peppino Agrati è risultato di uno stretto rapporto tra collezionisti e artisti: non semplici acquisti, ma amicizia e condivisione di emozioni, che porta alla scelta delle opere.

Ora il visitatore può rivivere quelle emozioni, anche semplicemente ammirando le differenti opere. Può così scoprire quanto i lavori esposti non siano semplici rappresentazioni, ma siano delle testimonianze di processi creativi, dettati dalla voglia di lasciare un segno delle proprie sensazioni ed emozioni. Che rappresenta dunque un nuovo modo di concepire l’arte. Come nuova appare negli anni ’60 la scelta di Robert Rauschenberg di non rappresentare la realtà e nemmeno evocarla, ma inglobarla nell’opera.

Il visitatore potrà poi cogliere il fil rouge che lega le opere. Potrà approfondire il senso della mostra, con il confronto, proposto dal curatore Luca Massimo Barbero, «tra i grandi maestri dell’arte contemporanea provenienti dalle due sponde opposte dell’oceano in un dialogo tra minimalismo e monocromia», come si legge nella presentazione della mostra.

Oppure girando tra le sale il visitatore può farsi guidare dalla voglia di scoprire e infatti la mostra offre l’occasione di vedere grandi opere di artisti molto famosi. E può farsi guidare dal proprio gusto. In ogni caso sarà un piacere perdersi davanti alle opere esposte, lasciando libera la propria sensibilità e l’immaginazione.

La mostra può essere visitata gratuitamente domenica 1° giugno, come ogni prima domenica del mese, e anche lunedì 2 giugno, in occasione della Festa della Repubblica.

Nella stessa sede può essere visitata l’esposizione Look at me like you love me – Guardami come se mi amassi dell’artista statunitense Jess. T. Dugan, a cura di Renata Ferri.

(Nella foto, sulla parete sinistra, Vesuvius di Andy Warhol. A destra e sul fondo due opere di Jean-Michel Basquiat)

Una Collezione Inattesa. La Nuova Arte degli Anni Sessanta e un Omaggio a Robert Rauschenberg

Una nuova mostra dalle Collezioni Intesa Sanpaolo a cura di Luca Massimo Barbero.

Alle Gallerie d’Italia – Milano, Museo di Intesa Sanpaolo, dal 30 maggio al 5 ottobre 2025, (orari: martedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica dalle 9.30 alle 19.30; giovedì dalle 9.30 alle 22.30)