Teatro Filodrammatici stagione 2022-2023

«Ironici, sarcastici, cattivi»: così, con altrettanta ironia, si definiscono Tommaso Amadio e Bruno Fornasari, direttori del Teatro Filodrammatici di Milano. La stagione 2022-2023 alla fragilità del momento, simboleggiata dai bastoncini del gioco Shangai (o Mikado), che si vedono sul programma, risponde con una carica di ottimismo e di impegno ben sintetizzata nel titolo della stagione Diamoci una mossa! E fiducia, perché questa, dopo due anni decisamente difficili, è una stagione completa, che va da ottobre a maggio con 15 titoli e una attenzione ai temi attuali pur con un’ottica di spettacolo.

Si inizia con un riferimento alla tradizione del Filodrammatici, con la proposta di uno spettacolo cult, N.E.R.D.s – sintomi. Protagonisti, dal 13 al 30 ottobre, sono quattro fratelli (Tommaso Amadio, Emanuele Arrigazzi, Riccardo Buffonini, Umberto Terruso) che hanno problemi di stomaco e ne hanno ben motivo.

Ugualmente forte è l’attenzione alle novità attraverso la proposta di uno spettacolo scritto da un autore che è parte della storia del teatro. E composto da due parti scritte da Edward Albee con un intervallo di cinquant’anni. È A casa allo zoo dal 12 al 29 gennaio, con Tommaso Amadio, Valeria Perdonò, Michele Radice diretti da Bruno Fornasari.

Temi di rilievo attuale stanno alla base di molti degli spettacoli in programma questa stagione al Filodrammatici. Si parla di conflitto di genere con la protagonista che legge un gesto come una forma di provocazione. Ed è una provocazione che è una forma di potere alla base di La prova, ripresa di uno spettacolo di successo, scritto e diretto da Bruno Fornasari, con in scena Tommaso Amadio, Emanuele Arrigazzi, Marta Belloni, Orsetta Borghero (16-26 marzo).

Ancora il potere è al centro di Stato interessante che in questa stagione varca le porte del Filodrammatici per andare in scena al teatro Elfo Puccini. Qui due politici di parti opposte cercano soluzioni a una situazione ai limiti dell’assurdo, quando si scopre che un manager è incinto. Altra ripresa che vede il potere maschile nel mondo dell’arte in grado di schiacciare e annullare una artista che ha documentato la storia del novecento, ma è rimasta sconosciuta. Lei, al centro di Ritratto di Dora M, è Dora Maar, messa in ombra da Picasso (21-26.2).

Uguale ripresa di uno spettacolo di successo è La lettera di Paolo Nani: un uomo, un tavolo, una macchina da scrivere. Tantissime risate dal 13 al 18 dicembre e negli anni 1800 repliche. Non è invece andato in scena l’anno scorso e viene dunque ripreso, Lucido con Jurij Ferrini, anche regista (8-13 novembre).

Altro tema che si sta vivendo con forte rilievo in questo periodo è la sostenibilità ambientale. È al centro di due spettacoli. Sono Due gocce d’acqua – un titolo che con un filo di ironia parla di siccità, ma anche di alluvioni – (15-20.11) e Il grande giorno che porta in scena un acquario, un pesce pagliaccio, a cui da voce Tullio Solenghi e anche un alieno.

Alcuni spettacoli propongono dei momenti meno tradizionali o con uscite da schemi più abituali. Si esce dai confini nazionali con il focus Norvegia portato da Teatri Molisani con il PeerGynTrip, dall’1 al 4 novembre, a cui segue L’asino. Rappresenta invece una uscita dai canoni più tradizionali del teatro In fedeltà, definito un «quasi appuntamento al buio a teatro» nonché una occasione per gli spettatori single, dal 22 al 27 novembre. A sconvolgere ogni nostra conoscenza su vita e morte è HeLa: in che termini lo indica il sottotitolo (ovvero L’immortalità di Henrietta Lacks) dal 28 marzo al 2 aprile. A ribaltare le nostre credenze sull’amore è Closer dal 7 al 12 febbraio, di cui è nota anche la versione cinematografica.

Si esce da uno spettacolo con copione con Il nero il rosso e il blu che dal 31 gennaio al 5 febbraio vede in scena Maria Paiato impegnata in alcune letture sceniche.

A maggio, dal 16 al 21, troviamo Quentin Crisp con Luca Toracca nella veste di un personaggio sorprendente, icona gay deriso per essere effeminato, a cui il protagonista risponde con ironia. Lo spettacolo può essere una introduzione al Festival Lecite Visioni, che, arrivato alla 10ª edizione, si avvale della nuova direzione artistica di Michele di Giacomo. In cinque giorni proporrà spettacoli, ma anche incontri, workshop per raccontare storie, battaglie lgbtqia+, perché il Teatro sia di stimolo a riflessioni.

Altri cicli di incontri ci portano alla scoperta della storia, vissuta però con un occhio attento alla spettacolo. La Storia a Processo! di Elisa Greco trasforma la sala del Teatro Filodrammatici in una aula di tribunale co giudice, pm, avvocati e il pubblico in veste di giuria popolare impegnati a giudicare personaggi storici. Paolo Colombo con Storia e narrazione racconterà episodi e personaggi storici con un tono coinvolgente. Con uno sguardo ironico sulla realtà sarà invece La Repubblica Indipendente della Comicità. Sono tutti cicli che propongono più appuntamenti durante la stagione.

(nella foto di Laila Pozzo un momento di NERDs – sintomi)