Billy Elliot il musical oltre gli spazi del Sistina Chapiteau

E’ un inno alla danza e alla speranza. Lo dice Massimo Romeo Piparo parlando di Billy Elliot il musical, di cui è regista. Il commento è in occasione dell’uscita del musical dagli spazi del Sistina Chapiteau, quando venerdì 5 aprile ha raggiunto la piazza del Duomo. Il giorno dopo il debutto a Milano la piazza ha ospitato un flash mob, che ha coinvolto oltre 150 ragazzi, bambini e adolescenti. E’ stata l’occasione, colta con evidente piacere, di danzare sulle note del “Lago dei Cigni” insieme al cast del celebre musical. La tappa successiva, raggiunta con una passeggiata che ha coinvolto i passanti nel pomeriggio assolato lungo corso Vittorio Emanuele, è stata al nuovissimo spazio Lenovo in corso Matteotti.

Per Massimo Romeo Piparo è l’occasione per ricordare l’esperienza di 10 anni fa. Il debutto e il successo di Billy Elliot il musical ha portato alla fondazione dell’Accademia per formare degli artisti in grado di incantare il pubblico dei musical. Billy Elliot in particolare porta in scena proprio dei ragazzi usciti dall’Accademia. Emiliano Fiasco, 15enne, che conquista il pubblico nel ruolo di Billy, parla di quelle emozioni che vive regolarmente ogni sera in scena. il 14enne Francesco Perlamagna, che interpreta Michael, sottolinea l’assenza di pregiudizi e la possibilità di non rinunciare al suo sogno, che offre a Billy in quanto suo amico. L’amicizia tra i personaggi del musical è alla base dell’atmosfera di amicizia e solidarietà priva di invidia, che coinvolge anche tutto il cast.

Tra gli adulti, accanto agli interpreti più giovani, troviamo Rossella Brescia e Giulio Scarpati. È un ruolo bellissimo dice del suo Rossella Brescia. Anche se l’insegnante che interpreta, diversamente da lei, fuma (un insegnante di danza non dovrebbe farlo), le ricorda molti altri che ha incontrato. Parlare del suo personaggio diventa così l’occasione per ricordare i suoi inizi a Martina Franca, dove nessuno capiva di danza. Ma questa che arriva in scena è una storia che riguarda tutti, perché tutti abbiamo un sogno.

Giulio Scarpati vede il suo personaggio come omofobo e pieno di pregiudizi. E, sbagliando, trasferisce su Billy quello che voleva fare lui, ma il boxeur non è il sogno del figlio. Questo invece è il racconto di un sogno, racconto pieno di energia, che coinvolge gli spettatori e lo farà ancora fino al 14 aprile 2024.

Qui la recensione di Billy Elliot il musical al Sistina Chapiteau Milano.