Performance al FringeMi festival 2025 Foto Elisa Vettori

Con FringeMi festival 2025 il teatro raggiunge il pubblico

Milano con le sue periferie è sempre più coinvolta con FringeMi festival 2025. La rassegna diffusa di spettacolo dal vivo, arrivata alla settima edizione, coinvolge ora 13 quartieri, attraverso altrettanti enti che vi operano. Il programma dal 30 maggio all’8 giugno prevede oltre 200 eventi in spazi molto diversi tra loro, ma con una caratteristica in comune: non sono spazi con tradizione teatrale.

FringeMi festival 2025 si propone dunque di far scoprire le periferie, valorizzarne i luoghi, creare un legame tra chi vi abita e dall’altro lato offrire un palcoscenico a giovani compagnie che altrimenti avrebbero difficoltà a farsi conoscere. La cultura diventa così un motore di socialità, senza distinzioni di età. Insieme consente anche a chi non entrerebbe in un teatro di scoprire il bello dello spettacolo dal vivo, con la sua capacità di divertire e indurre qualche riflessione.

Per questa edizione il FringeMi festival 2025 in 10 giorni coinvolge 327 performer. È previsto un programma ufficiale con 22 spettacoli che si ripetono in cinque sere. La sezione extra comprende 68 appuntamenti, a cui si aggiungono 30 eventi speciali. Per il pubblico è anche possibile incontrare artisti di strada: sono 19 in cinque quartieri.

Ugualmente ampia è la proposta di temi al centro degli spettacoli dal vivo. Si possono riassumere in comicità, due spettacoli basati sull’intelligenza artificiale, la scoperta di Milano, il tema della guerra vista anche in modo surreale, il rapporto tra città e provincia e relative difficoltà. Un altro tema riguarda le donne con una attenzione a momenti particolari come la gravidanza, i femminicidi, il suicidio causato da maldicenza. Ampliano il programma la musica e dei momenti di poesia, anche con attori che propongono dei versi ai tavoli dei commensali.

Non mancano nemmeno degli spettacoli che vengono da oltre i confini nazionali. Uno a base di ballo e performance viene dall’Irlanda, l’altro vede protagonista un’artista filippina che vive a Chicago: parla dei problemi di una ragazza con una madre attrice famosissima nelle Filippine.

In tutto, il FringeMi festival 2025 offre la possibilità di scoprire una creatività emergente. Consente infatti di vedere otto spettacoli al debutto e 15 di compagnie under 35.

Sono proposti anche dei momenti speciali. Tra questi troviamo delle signore impegnate a cucire coperte che poi verranno vendute a sostegno di donne vittime di violenza. Sono nella piazza Cenni di cambiamento dietro a Cascina Torrette nell’ambito di mare culturale urbano nel quartiere San Siro. Ugualmente particolare è Camminando cantando nel quartiere Lambrate con partenza il 1° giugno da viale Rimembranze di Lambrate. Un altro momento particolare è proposto, durante la colazione, con le letture in pigiama sul Ponte Vecchio di Gorla. Sono tutte iniziative che si propongono di creare un rapporto di socialità tra abitanti dello stesso quartiere.

E’ un modo per favorire la creazione di relazioni e comunità promuovendo degli spazi sociali che non sono né casa né lavoro. Sono i Terzi Luoghi, secondo la definizione del sociologo Ray Oldenburg, che negli anni ’80 ne ha definito l’importanza. Come si legge nella presentazione «In una città come Milano, che corre sempre più veloce, in cui lo spazio e il tempo per incontrarsi sono una merce sempre più rara, ci immaginiamo che FringeMI diventi un grande Terzo Luogo, in cui riprendersi gli spazi della città e il tempo per un confronto».

(Nella foto di Elisa Vettori la performance NO di Annalisa Limardi)