Festival giardino delle Esperidi 2025 a Campsirago con direzione artistica di Michele Losi

Con il Giardino delle Esperidi 2025 performing art nel paesaggio

Un luogo magico custodito dalle ninfe associate al tramonto del sole. E’ la definizione, particolarmente su misura quando si parla del festival Il Giardino delle Esperidi 2025, che per la XXI edizione coinvolge alcuni piccoli comuni della provincia di Lecco. Qui la performing art raggiunge il paesaggio. Ne diventa parte, consentendo di scoprirlo a chi prende parte al festival. Sono infatti previsti spettacoli immersi nella natura, per recuperare, attraverso momenti performativi, un rapporto consapevole, rispettoso della natura e capace di coglierne gli aspetto belli e positivi. Perché questo è un festival itinerante, che si nutre di paesaggio. Parte da una terra, dalle sue valli e dai suoi borghi per diventare luogo d’incontro.

Organizzato da Campsirago Residenza con la direzione artistica di Michele Losi il festival si svolge durante due lunghi weekend. Da giovedì 3 a domenica 6 luglio e da giovedì 10 a domenica 13 luglio 2025 i partecipanti sono immersi nella natura del Monte di Brianza, del Parco del Monte Barro (Galbiate) e del Parco Regionale di Montevecchia e della Valle del Curone, in provincia di Lecco. Boschi, antichi sentieri romanici, prati e radure sono il contesto paesaggistico di esperienze artistiche itineranti e performance site-specific. Cuore del Giardino delle Esperidi 2025 è Campsirago Residenza, nel borgo medievale di Campsirago (comune di Colle Brianza). E’ un palazzo del XV secolo, a 700 metri d’altezza, immerso nei boschi di castagni e robinie.

Con il sottotitolo Dal tramonto all’alba, dall’alba al tramonto il festival diffuso raggiunge anche le piccole corti del borgo di Mondonico nel comune di Olgiate Molgora, Villa Sirtori e l’antico monastero di Santa Maria la vite nel comune di Olginate. Altri spettacoli sono ambientati nel paesaggio dell’antica cascina di Figina circondata da prati e monti, nei meravigliosi Giardini di Villa Bertarelli, in antiche chiese rurali e all’eremo di Monte Barro nel comune di Galbiate.

Tema  del Giardino delle Esperidi 2025 è “miti e rituali”. Molti spettacoli indagano la mitologia e i rituali come Attorno a Troia Troiane del Teatro del Lemming in scena il 4 luglio per otto spettatori alla volta. Sul tema del rito è La vita resistente di e con Marcela Serli e Andrea Collavino (5 luglio). Sul dionisiaco e il sacrificio è lo spettacolo Le Baccanti – fare schifo con gloria di Giulio Santolini (10 luglio), una performance interattiva che sperimenta stati di trance tipici del contesto rituale, alla ricerca di crasi filosofiche ed estetiche fra il concetto di divino antico e un immaginario futuristico.

Il camminare insieme è uno degli elementi che caratterizzano il festival, occasione per un contatto con la natura e il suo mutare, vissuta come momento di unione con gli altri. Così si ripropone la performance Just walking, dedicata alla storia del cammino. E, novità di questa edizione, Michele Losi ha ideato Errando per antiche vie, Cap. 1 Buddha silente del Monte di Brianza. E’ un percorso performativo lungo 14 ore, che il 13 luglio attraversa sette luoghi, tra il borgo di Mondonico e il Monte Barro, passando per la dorsale del Monte di Brianza. Ispirata ai sette chakra del corpo umano, ai loro significati e al loro farsi paesaggio nell’azione performativa, l’azione artistica in cammino va dall’alba alla notte con la festa di fine festival. Suddivisa in tappe, la camminata consente di condividere l’intera performance o raggiungere i sette luoghi di spettacolo per assistere alle singole performance.

Il 6 luglio alle 11 si percorre il sentiero nel bosco da Mondonico (Olgiate Molgora) a Campsirago (Colle Brianza).

Un’altra esperienza di più ore all’interno del Festival la offre la compagnia milanese Phoebe Zeitgeist. Dalla mezzanotte del 5 luglio alle 6 del mattino del 6 luglio è in programma Persephone La Notte. L’alba si presentò sbracciata e impudica. La performance site-specific di 6 ore è stata creata appositamente per il Giardino delle Esperidi 2025.

Altri spettacoli affrontano due temi di stretta attualità. Di guerra si parla il 4 luglio con Boiler Room di Ksenija Martinovic e Troiane del Teatro del Lemming. La violenza è affrontata l’11 luglio con Daemon dei Motus e Barbablù di Campsirago Residenza. Quest’ultimo spettacolo con Benedetta Brambilla e Sebastiano Sicurezza è andato in scena anche a teatro a Milano, MTM Cavallerizza (qui la recensione).

«Il festival quest’anno – anticipa il direttore artistico Michele Losi – comprende temporalmente i quattro momenti sincronici della giornata: l’alba, il mezzogiorno, il tramonto, entrando nella notte con spettacoli e performance site specific. Lo spazio attraversato e vissuto, tra Mondonico e il Monte Barro passando per Campsirago e la dorsale del San Genesio, riprende i principali punti di energia del Monte di Brianza, luoghi percorsi da millenni e che hanno ospitato eventi performativi, concerti e rave nel corso degli ultimi 50 anni e delle 20 edizioni del festival. La 21esima edizione del Festival è una lunga cavalcata performativa che sarà anche rito di connessione alla natura e a questo luogo».

A completare il programma del Giardino delle Esperidi 2025 anche workshop e incontri.