Vita di Galileo Foto Mario Mulas Piccolo Teatro Milano per Larchivio in scena

L’archivio in scena, il progetto del Piccolo Teatro

Garantire un futuro al passato è quanto permette il progetto L’archivio in scena, voluto dal Piccolo Teatro. Nasce dalla collaborazione tra La Fondazione Guelpa e il Centro Sperimentale di Cinematografia – Archivio Nazionale Cinema Impresa con il Piccolo Teatro di Milano allo scopo di riordinare, conservare e digitalizzare i materiali che rientrano nell’archivio del Piccolo (insieme ad altre collezioni teatrali conservate a Ivrea). Sono gli audiovisivi relativi a spettacoli, eventi collaterali e attività, a partire dalla fine degli anni Cinquanta, per un patrimonio complessivo di oltre 6.000 supporti di diversa tipologia, compreso video e audio delle prove degli spettacoli.

È l’effimero che si trasforma in permanenza. Gli spettacoli teatrali, che una volta andati in scena rimangono solo nella mente degli spettatori, in questo modo hanno una nuova vita, grazie alla digitalizzazione delle riprese fatte dal vivo. Come si ricorda presentando il progetto «Nella visione dei fondatori – Paolo Grassi, Giorgio Strehler e Nina Vinchi – il Piccolo è chiamato a rispondere alla funzione di teatro come pubblico servizio non solo nella produzione degli spettacoli, ma anche come tutore e promotore della memoria teatrale».

Il progetto L’archivio in scena coinvolge la Fondazione Guelpa, che prende il nome da Lucia Agostina Guelpa, che il Comune di Ivrea ha voluto così onorare. La Fondazione eroga contributi e sostiene lo sviluppo di progetti strategici che possano collaborare allo sviluppo culturale e sociale. Insieme, riversare in digitale il patrimonio storico del Piccolo Teatro di Milano, rappresentato da video e audio, ha coinvolto l’Archivio nazionale del cinema d’impresa, dotato delle attrezzature necessarie per creare un archivio digitale partendo dai materiali originali conservati nell’archivio del Piccolo Teatro di Milano e su supporti differenti tra loro.

Una volta completata la fase di digitalizzazione, secondo il progetto L’archivio in scena, il materiale potrà essere consultato sfruttando le possibilità che offre il digitale, che consente ricerche in base, tra l’altro, a tema, data, spettacolo, con ulteriori suddivisioni che tengono conto di regista, attori. Ricerche particolari, che altrimenti sarebbero problematiche o almeno lunghe. Qualcuno potrebbe chiedersi se l’evoluzione delle tecnologie potrà rendere di difficile utilizzo quanto digitalizzato utilizzando gli attuali sistemi. Sarà però più semplice adattarsi a nuove tecnologie partendo da una fonte unica, piuttosto che da tanti supporti differenti e non compatibili. Restano comunque i master originale e la documentazione cartacea con spartiti, libri, appunti e fotografie, in particolare quelle in bianco e nero che per la qualità delle vecchie pellicole e carte fotografiche saranno sempre leggibili in tutti i dettagli. Basta guardare ritratti e album di famiglia di inizio novecento, ancora oggi belli da guardare.

(Nella foto di Mario Mulas, una scena di Vita di Galileo di Bertolt Brecht. Dello spettacolo diretto da Giorgio Strehler, andato in scena nella stagione 1962/63, in archivio si conserva una documentazione audio)