Sanremo, 11 alternative per chi non vuole seguirlo

Io lo seguirò, perché con Amadeus è diventato divertente. Le canzoni che escono da Sanremo non durano pochi giorni, ma si sentono per vari mesi e la vincitrice, diversamente da quanto avveniva un tempo, continuerà a essere sentita, trasmessa dalle radio e magari anche canticchiata. Uguale buona sorte per tante altre. Il motivo sta proprio nell’esperienza radiofonica di Amadeus, che sa riconoscere quanto piacerà. Ma per chi non vuole vedere Sanremo le alternative offerte dal teatro sono molte. Qui in particolare ve ne indichiamo 11, limitandoci ai teatri a Milano, +1, perché comunque il Festival di Sanremo c’è. Qualche spettacolo resta in cartellone anche oltre il 10 febbraio, qualche altro ha già debuttato.

1- Ho paura torero al Piccolo Teatro Grassi. È ancora in scena fino all’11 febbraio lo spettacolo con un imprevedibile, strepitoso Lino Guanciale, ambientato in Cile nell’anno dell’attentato a Pinochet. Qui la recensione.

È invece in scena fino al 25 febbraio al Piccolo Teatro Studio Melato Come tremano le cose riflesse nell’acqua di Liv Ferracchiati. Qui la presentazione.

2- Amanti al Teatro Manzoni di Milano. Torna, dal 6 all’11 febbraio, dopo il grande successo della scorsa stagione, la commedia con Massimiliano Gallo e Fabrizia Sacchi, una coppia (e non solo) in una storia raccontata tra lacrime e risate. Qui la recensione.

3- La signora del martedì al Teatro Franco Parenti. Dal 7 al 18 febbraio, Giuliana De Sio, Alessandro Haber, Paolo Sassanelli nella pièce di Massimo Carlotto, tra tensione, una signora misteriosa, un gigolò, un giornalista e un oscuro passato. In Sala Grande.

Dal 9 al 18 febbraio L’eterno marito da Dostoevskij con la regia di Claudio Autelli (Sala A).

4- Bed Boy Jack al Teatro Filodrammatici. Scritto e diretto da Bruno Fornasari con Tommaso Amadio in scena ha al centro un serial killer austriaco in una storia dai contorni incredibili, ma vera. Inquietante per tanti interrogativi. Dall’8 al 25 febbraio.

5- Forbici & follia al Teatro Leonardo. Dal 7 al 25 febbraio la pièce che coinvolge il pubblico, chiamato a scoprire e indicare l’assassino che ha agito al piano soprastante un salone di parrucchiere. Tra chiacchiere, indizi, risate, un giallo con finale diverso ogni sera.

6- Il Lago dei cigni al TAM Teatro Arcimboldi Milano. Lo spettacolo di danza dell’Accademia Ucraina di Balletto è in programma dal 9 all’11 febbraio con la bella musica di Cajkovskij dal vivo. Il 9 febbraio alle 21 e sabato 10 alle ore 15, il ruolo del Giullare è interpretato da Ramon Agnelli. Qui Ramon si racconta subito dopo l’uscita da Amici.

7- Fog a Triennale Teatro Milano. Si inaugura proprio l’8 febbraio (fino al 7 maggio) la nuova stagione di Fog Triennale Milano Performing Arts. L’8 e 9 febbraio è in programma la prima italiana del nuovo lavoro dell’artista brasiliana Carolina Bianchi, La trilogia di Cadela Força (Capitolo I – La sposa e la cenerentola della buonanotte), una riflessione radicale e disturbante su violenza, femminicidi, arte e teatro.

8- Uccelli di Aristofane al Teatro Menotti. Fino all’11 febbraio lo spettacolo con adattamento e regia di Emilio Russo tra parole, musica e comicità. Con gli intrecci originali e un linguaggio attualizzato.

9- Ricino al Teatro Litta. Dal 6 all’11 febbraio la pièce con regia di Pasquale Marrazzo attraverso la storia di due giovani affronta il tema dell’omosessualità negli anni ’30 combattuta dal regime.

10- Circe L’ultima metamorfosi al FACTORy32. Liberamente ispirato al romanzo di Madeline Miller parla di una Circe molto più vicina a noi di quanto il Mito ci abbia tramandato. Dal 9 all’11 febbraio con Stefania Santececca e la regia di Monica Faggiani.

11- I Legnanesi al Teatro Repower (Milano/Assago). Una ventata di allegria con 7°… Non rubare, la nuova commedia dei Legnanesi, che offre, come da tradizione, il massimo della spettacolarità. Fino al 18 febbraio (da mercoledì a domenica). Qui la recensione.

+1. Per eventuali ripensamenti viene in soccorso Mare culturale urbano, che per 4 giorni, 7, 8, 10 e 11 febbraio 2024 propone una visione collettiva del Festival. Per l’occasione lo spazio di via Gabetti 15 prende il nome di sanremo culturale urbano e annuncia quella che sarà «molto più della solita visione collettiva».

(Nella foto, il pubblico in platea e in galleria al XXI Festival di Sanremo. Sullo sfondo, il soppalco per i fotografi, 1971. Servizio fotografico di Nicola Giordano e Tino Petrelli. La foto è parte della mostra “Non ha l’età. Il Festival di Sanremo in bianco e nero 1951-1976” a cura di Aldo Grasso. Esposta fino al 12 maggio 2024 alle Gallerie d’Italia – Torino presenta 85 fotografie provenienti dall’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo sul Festival di Sanremo)